Fano (PU) – “Chi ha una divisa può risultare antipatico, ma svolge un lavoro importante ed è dovere dell’amministrazione tutelarlo”. La presa di posizione, forte e decisa, è del sindaco Massimo Seri che accoglie sotto la propria ala protettrice la Polizia Locale che in questi giorni è balzata suo malgrado agli onori della cronaca in seguito ad un video apparso su facebook che in meno di una settimana ha fatto qualcosa come 46mila visualizzazioni. Il protagonista del video accusa gli agenti di essere stati “troppo zelanti” nel fargli notare che spetta a lui occuparsi di eliminare le erbacce che crescono lungo il muro di recinzione della sua casa, e lo fa attraverso offese anche pesanti. Dietro a questo video sono susseguiti commenti su commenti, quasi totalmente dello stesso tenore. “Le critiche ci stanno – afferma il sindaco – ma c’è un limite a tutto e quando si passa ad offendere pesantemente chi fa il proprio lavoro, si oltrepassa il limite. Abbiamo già attivato il nostro ufficio legale per vedere se ci sono gli estremi per delle querele. Servono educazione, rispetto e collaborazione perché spesso l’essere dietro ad una tastiera del autorizza chiunque a dire ciò che vuole, invece non è così”. Quella di “fare cassa” con le multe è la più classica delle accuse mosse all’amministrazione ma anche in questo caso il sindaco non ci sta: “Per quanto riguarda il decoro urbano – ribadisce Seri – abbiamo fatto un’opera di sensibilizzazione e ad oggi sono stati elevati zero verbali. Stessa linea per quanto riguarda le violazioni del codice della strada dove Fano è tra i comuni delle Marche che introita meno”. Apprezzamento, vicinanza e fiducia al corpo della Polizia Locale e al suo comandante Anna Rita Montagna: “Come forza di polizia – spiega Montagna – perseguiamo le direttive che ci impone l’amministrazione facendo semplicemente il nostro lavoro. Sicurezza e decoro sono tra gli obiettivi primari di questa giunta e cerchiamo di raggiungerli lavorando con precisione e puntualità e in tal senso sottolineo i 160 sequestri di mezzi effettuati nel 2018 per mancanza di copertura assicurativa e i 38 quintali di amianto rimosso da edifici privati”. Amministrazione e Polizia municipale sempre più unite quindi e con le porte aperte nel caso di un passo indietro da parte di chi forse ha un po’ esagerato: “Se arrivassero delle scuse – concludono Seri e Montagna – saremmo ben disposti ad accettarle”.