Fano (PU) – “Passata la ricorrenza del 2 giugno, l’area è tornata ad essere il posto ideale per l’abbandono di rifiuti ingombranti da nascondere sotto la rigogliosa e spontanea vegetazione”. Il luogo in questione è l’area dell’ex campo d’aviazione e ad intervenire è il consigliere comunale Riccardo Severi che protocollerà in consiglio un’interrogazione.
“Da circa una settimana – scrive Severi – all’entrata principale di quello che dovrebbe essere il futuro parco, nei pressi della casa occupata dai giovani del centro sociale ‘Grizzly’ campeggiano delle vecchie fioriere, rotte e piene di erbacce che invece di essere portati, dai diretti interessati, in discarica, sono stati collocati a delimitazione dell’area di pertinenza della casa, con l’intento (dichiarato) di impedire il traffico delle auto nelle zone verdi di pertinenza del parco, senza risultati tangibili”
“Chiederò – prosegue Severi – a sindaco e giunta, se l’amministrazione è al corrente della situazione e chi ha autorizzato (e pagato il trasporto) per la collocazione di tali fioriere. Al di là dei proclami di certa politica, delle visioni oniriche sul futuro della città con orizzonti lontani a venire, dei concorsi di idee a premi, se si esclude, come detto, la settimana che comprende la festa, con tanto di sfalcio di erba e pulizie varie, il futuro di questa area resta ai più, ancor oggi, misterioso. In molti si interrogano, progettano, dibattono in circoli ristretti ed esclusivi, ma, nell’attesa del parco che verrà, l’area ha bisogno di manutenzione, di controlli, di interventi non sporadici, di un progetto di gestione concreto, capace di preservare nel tempo l’investimento pubblico e sopratutto un progetto di gestione auto sostenibile. Per tutti questi motivi, e per tanti altri ancora – conclude Severi -, chiedo all’Amministrazione se il progetto del parco (che non conosciamo) sarà un progetto auto sostenibile (nella gestione), intelligente (nel creare opportunità occupazionali), europeo (per i fondi da individuare), o la solita soluzione all’italiana con tanto di sperpero di denari pubblici”.