Fano (PU) – Un urlo, un lampo e un boato. Poi il black-out su buona parte di Falcineto, nella prima periferia fanese. A scatenare tutto questo, un 30enne fanese che in pieno stato confusionale, si è arrampicato in un traliccio dell’alta tensione in via Torno e ha afferrato con tutte e due le mani i cavi della corrente. Un residente che ha visto la scena ha descritto l’evento come surreale. Il giovane, secondo la ricostruzione dell’uomo, ha afferrato i cavi e lanciato un urlo. Dopo lo scoppio e il lampo, il corpo è caduto da un’altezza di circa 8 metri e si è schiantato sulla recinzione di protezione. Il residente della zona si è precipitato sotto al traliccio e ha visto il 30enne alzarsi e scappare a gambe levate come se nulla fosse successo. Sono state necessarie 5 unità del commissariato di Fano, coordinate dal dirigente Stefano Seretti, per ritrovarlo e condurlo all’ospedale. Diverse ore di ricerche con tanto di visori notturni e binocoli ad infrarossi, hanno impegnato il personale di polizia fino al ritrovamento, fatto da un agente della polizia stradale fuori servizio, nei pressi della località Cerbara. Fermato e trasportato al pronto soccorso di Fano, il 30enne se l’è cavata con un braccio ustionato dalla corrente e alcuni tagli lungo il corpo. Sembrerebbe che a salvarlo sia stata proprio quella rete di recinzione che aveva scavalcato in precedenza per arrampicarsi sul traliccio e che ne ha attutito la caduta. Ancora da capire i motivi che abbiano spinto il 30enne fanese a compiere un simile gesto.