Pesaro (PU) – Nei giorni scorsi, il Prefetto di Pesaro Urbino ha ritenuto necessario esprimersi riguardo la situazione di accoglienza dei migranti situati all’interno della provincia dopo i gravosi avvenimenti accaduti nella Provincia di Rimini che hanno visto coinvolti tre giovani extracomunitari.
“Questo sistema di accoglienza – si legge in una nota della Prefettura – è stato riconosciuto come uno dei migliori presenti nel territorio nazionale, sia sotto il profilo dell’assistenza che dal punto di vista della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica senza parlare delle svariate iniziative realizzate con lo scopo di favorire l’inclusione dei migranti nel tessuto sociale locale. La Prefettura di Pesaro è tra i primi organi in Italia ad aver avviato la stipula di protocolli d’intesa con le Amministrazioni locali e con le Associazioni di Volontariato”.
“E’ inoltre importante – prosegue la nota – riconoscere come non sia stato registrato alcun fatto di cronaca che abbia creato alcun danno verso i cittadini, soprattutto grazie alla costante presenza delle forze dell’ordine. A proposito di ciò, è totalmente incomprensibile l’aria di astio e critiche eccessive generatesi nei riguardi dell’istituzione prefettizia andando anche a ledere l’immagine della città di Pesaro e della Provincia”.
“Come già ampliamente ribadito – insiste la prefettura -, si conferma come la città di Pesaro sia una città tranquilla. A tale riguardo, il Prefetto ha già provveduto a convocare per martedì 12 settembre un’apposita riunione del Comitato Provinciale per la Sicurezza Pubblica, con lo scopo di individuare ulteriori misure di prevenzione e di vigilanza da attuare maggiormente nel Capoluogo e nelle aree principali come il Parco Miralfiore e la Stazione Ferroviaria”.
Per permettere una buona ricollocazione degli stranieri in un contesto sociale lavorativo, è stata già programmata un’apposita riunione della Conferenza Provinciale Permanente che si terrà presumibilmente nella settimana che va dal 18 al 22 settembre prossimi. La prefettura intende infine ribadire come sia preferibile non scatenare situazioni di disagio ed intolleranza tra i cittadini, ma anzi si sollecita una più che sincera partecipazione di tutti, Organi di Informazione compresi.