Fano (PU) – Le rassicurazione del sindaco Seri sul “caro bollette” non sono bastate per placare le polemiche. La candidata sindaca Lucia Tarsi torna oggi a puntare il dito contro il primo cittadino. “L’attenzione – scrive Tarsi – è arrivata solo dopo le forti proteste e le pressioni da parte dei cittadini. Ancora un brutto esempio di gestione della cosa pubblica, perché molto si sarebbe potuto fare ma non è stato fatto: si sarebbero potuti evitare gli aumenti, privilegiando gli interessi dei cittadini rispetto agli utili di Aset, si sarebbe almeno potuta fare una campagna di informazione per comunicare le scelte aziendali, visto che Aset è un’azienda pubblica. A questo punto le promesse di rinvio dei pagamenti a maggio o di rateizzazione in più mesi ci sembrano decisamente tardive; non sono scelte risolutive perché rinviano semplicemente il problema, anzi risultano persino offensive perché sono state annunciate solo per placare le proteste, e non per dare sollievo alle tasche già vuote dei fanesi. Ora è necessario che il sindaco Seri spieghi bene come si sono svolti i fatti, e soprattutto che si assuma la responsabilità di non aver gestito in anticipo la questione, come invece avrebbe dovuto fare in qualità di Sindaco del comune di maggioranza della società. Siamo dell’opinione che Aset, in quanto azienda pubblica, ha il principale dovere di tutelare gli interessi dei cittadini e di calmierare situazioni come questa, invece di preoccuparsi solo di far cassa”.
“Quando saremo alla guida della città, istituiremo immediatamente un bando per l’assegnazione di un bonus bollette acqua per l’importo complessivo di 200.000 euro, bando a cui potranno accedere tutti i nuclei famigliari che, pur non variando in maniera significativa i consumi del 2018 rispetto a quelli del 2017, abbiano avuto un incremento della bolletta superiore al 15%; il contributo massimo (stimabile attorno ai 100 euro) per nucleo famigliare verrà ripartito tenendo conto dell’ISEE lineare. Con questa misura si darà un aiuto concreto a tutte le famiglie che si trovano in difficoltà ad affrontare bollette da 150-200 euro e che sono state escluse dai provvedimenti addottati dal Sindaco Seri.