Fano (PU) – Il 2 agosto la Commissione Lavori Pubblici del Senato ha approvato in sede legislativa la proposta di legge per “l’istituzione delle ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico e archeologico”, atto conclusivo di un iter legislativo che si è concluso con un voto all’unanimità, quindi con il consenso trasversale di tutte le forze politiche.
“E’ un occasione da non perdere per il ripristino della tratta Fano-Urbino – commenta il consigliere comunale di Fano Città Ideale, Lucia Tarsi -. L’attivismo di questi anni dell’Associazione Ferrovia Valle del Metauro, vede finalmente raggiunto un importante risultato: il riconoscimento ufficiale che la tratta ferroviaria Fano-Urbino riveste un’importanza strategica perché insiste su un territorio, la valle del Metauro, di grande rilevanza sia naturalistica che culturale, così come previsto dalla nuova legge”.
Per Fano Città Ideale, da sempre in prima linea sull’argomento, il disegno di legge approvato ha avuto intanto una prima conseguenza positiva, dando lo stimolo per attivare in città un ricco dibattito fatto di interventi e di proposte che, pur nella loro varietà e diversa attinenza al testo legislativo, hanno comunque un comune denominatore: quello di sdoganare definitivamente l’idea che la linea ferroviaria Fano-Urbino sia una risorsa determinante per lo sviluppo del nostro territorio.
“A questo punto – spiega Tarsi – è assolutamente importante che il sindaco Seri intervenga in tempi brevi nel dibattito per confermare che quanto indicato dal disegno di legge, sia stato recepito dalla sua amministrazione. Presenteremo un’interrogazione per sapere quale quale ruolo intenda assumere la nostra città rispetto ad un progetto che è di rilevanza per un vasto territorio e per sollecitarlo affinché si attivi per confermare alla Regione Marche la manifestazione d’interesse della nostra città a sviluppare, con il ripristino della linea ferroviaria Fano-Urbino, un progetto innovativo in grado di coniugare la mobilità sostenibile alla tutela ambientale secondo quanto previsto dalla proposta di legge, salvaguardando comunque la destinazione esclusiva dell’intero tracciato ad un utilizzo specificamente ferroviario, turistico o per traffico pubblico locale”.
“E’ un’occasione da non perdere – ribadisce e conclude Lucia Tarsi – per fare progetti a lungo termine e uscire dalle melme di una crisi di idee e di progetti che sembra condannare, da anni, la nostra città all’immobilità”.