Fano (PU) – Il Comune di Fano presto potrebbe diventare proprietario del Teatro romano emerso in via De Amicis negli anni 2000. Sia chiaro, non della parte sottostante che è e resterà del Demanio Culturale dello Stato, ma del manufatto ora di proprietà de La Filanda srl. A darne notizia sono stati il sindaco Massimo Seri e il dirigente Pietro Celani, i quali hanno spiegato che quest’operazione è possibile grazie all’approvazione del bilancio di previsione entro il 31 dicembre.
“La legge – ha detto Celani – riconosce dei benefit alle amministrazione che riescono ad approvare il bilancio di previsione entro l’anno e quello consuntivo entro aprile. Uno di questi benefit è l’eliminazione del divieto di acquistare o affittare immobili”. Va da se che, diventando l’ente pubblico proprietario dell’ex filanda, si potrebbero aprire scenari interessanti per la città, “primo fra tutti – ha detto il sindaco – quello di creare un vero e proprio polo culturale e un museo archeologico multimediale che ospiti, perché no, anche il Lisippo”.
Prima di questa ipotesi, l’unica strada percorribile era quella della permuta: il Comune avrebbe dovuto cedere una quota del comparto edificabile in via del Lavoro a La Filanda Srl in cambio del manufatto. Ora cambia tutto, in quanto con “soli” 650mila euro (questo il valore dell’immobile secondo la perizia del tribunale) il Comune potrebbe diventare a tutti gli effetti l’unico proprietario creando una sorta di commistione con la sovrintendenza alla quale spetterebbe sempre e comunque l’ultima parola per la parte prettamente archeologica.
Sovrintendenza che, a detta dello stesso Celani, sarebbe entusiasta di questa opzione in quanto è inevitabile che collaborare con un ente pubblico è più agevole rispetto che con un privato. Il prossimo passo è dunque l’approvazione del consuntivo entro aprile, dopodiché si dovrà capire come reperire le risorse e quindi contattare l’attuale proprietario il quale, essendo disponibile alla permuta, non dovrebbe opporsi alla vendita.