Fano (PU) – Avevano inferto svariate coltellate ad un connazionale, gli albanesi arrestati nei giorni scorsi a Fano, grazie ad un’operazione congiunta tra polizia di stato e carabinieri. Il tutto è iniziato il 27 marzo scorso quando i carabinieri di Ravenna hanno allertato carabinieri e polizia di stato di Fano, sulla possibile presenza della banda in questione sul territorio fanese. Il trio composta da 2 uomini e una donna, è stata sorpreso a Calcinelli. 2 membri sono stati subito arrestati mentre un terzo, il 39enne Emilian Bici è riuscito a scappare. Ieri mattina l’uomo è stato pero notato in via Mameli, nei pressi dello studio medico Gamma, mentre stava cercando riparo nell’abitazione di una parente. Una pattuglia che era nella zona, dopo averlo visto salire su di una Fiat Panda, ha iniziato il pedinamento. Il criminale si è diretto verso l’entroterra fanese e la pattuglia ha atteso la strada sgombra da pericoli per bloccarlo. Mossa che è avvenuta sulla pergolese. Un agente è sceso dall’auto e si è scagliato addosso all’uomo che è riuscito a sua volta ad abbandonare il mezzo e a darsi alla fuga. Dopo circa 200 metri di inseguimento, il poliziotto ha placcato l’albanese ma non si è potuto sottrarre ad una colluttazione, interrotta dai colleghi e dai carabinieri che hanno definitivamente arrestato il sospettato. Per l’eroico agente, 5 giorni di prognosi per contusioni. Già noto alle forze dell’ordine per furti nel fanese nel 2005, Bici è stato trasferito a Villa Fastigi per poi essere riportato a Ravenna, luogo dove era avvenuto il tentato omicidio e da dove era partita la segnalazione dei carabinieri locali alle forze di polizia fanesi. All’albanese verranno contestate, oltre al tentato omicidio di gennaio, la resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, l’irregolarità sul territorio (aveva divieto di rientrare in Italia, dopo che era stato espulso), e la guida senza patente.