Terre Roveresche: approvato innovativo regolamento per l’applicazione della tariffa puntuale dei rifiuti
- 13 Ottobre 2020
Terre Roveresche (PU) – Mercoledì 30 settembre è una data rivoluzionaria nella visione di un sistema rifiuti più equo e sostenibile, anche in relazione alle modalità di pagamento della tassa da parte dei cittadini. Infatti, con la delibera n. 50 il Comune di Terre Roveresche ha approvato il nuovo ed innovativo Regolamento per la Disciplina della Tassa Rifiuti (TARIP), che verrà applicato a partire dal 1° gennaio 2021. Si tratta di un passo decisivo nel lungo percorso che il Sindaco Antonio Sebastianelli e la sua Amministrazione hanno avviato sin dall’inizio del suo mandato nel 2017.
Con l’approvazione del nuovo Regolamento le utenze, dal 2021, non solo pagheranno una parte rilevante della tassa in modalità puntuale, ma questa sarà determinata sulla base della quantità di CO2 prodotta da ogni utenza. Il calcolo della quota puntuale prevede la contabilizzazione dei conferimenti delle utenze su più tipologie di rifiuto, inizialmente indifferenziato, organico e carta, e, entro pochi mesi, anche plastica, vetro ed altri. Una volta ricavate le quantità di ogni tipologia di rifiuto espresse in chilogrammi, a queste si moltiplicano opportuni fattori di emissione che permettono di determinare la corrispondente produzione di CO2 equivalente associata ad ogni utenza.
Il metodo è tanto semplice quanto efficace e si basasul principio che la produzione di ogni tipologia di rifiuto determina un impatto, anche se con entità diverse. Ad esempio il rifiuto indifferenziato determina l’impatto maggiore per chilogrammo di rifiuto prodotto, mentre i rifiuti secchi riciclabili hanno un impatto minore. In questo modo saranno premiate maggiormente le utenze che produrranno meno rifiuti e, successivamente, quelle che riusciranno a differenziare meglio i rifiuti prodotti.
Giungere ad un tale risultato non è stato semplice. Se ci siamo riusciti è stato grazie al lavoro di squadra portato avanti dagli Uffici Comunali, coordinati dall’Ing. Andrea Valentini e dal Dr. Luca Belfiore (questi due sono anche gli sviluppatori della metodologia di calcolo della CO2 prodotta dalle utenze denominata Carbon WastePrint e validata da RINA Service ai sensi della norma UNI EN ISO 14064-2:2012), dalla ditta Giunko srl che gestisce la Junker App, oggi a disposizione di tutti i cittadini del Comune e che permetterà ad ogni utenza di monitorare i propri conferimenti e non ultimo dal consorzio CO.SE.A, che, insieme agli esperti della Fondazione Operate (www.operate.it), hanno fornito un supporto all’Ente per la predisposizione del nuovo Regolamento.
I vantaggi, ambientali ed economici, di questo metodo innovativo sono diversi e significativi. Per esempio le utenze che svolgono compostaggio domestico, conferendo minori quantitativi di organico al servizio di raccolta, vedranno immediati ritorni economici nella propria bolletta, senza che il Comune sia obbligato ad effettuare costosi e complessi controlli. Tutte le azioni legate al mondo del riuso e del riutilizzo, o contro lo spreco alimentare, troveranno immediata soddisfazione economica nel computo della tariffa (tanto più che nel Centro di Raccolta comunale è già attiva un’area per il libero scambio ed è in fase di realizzazione una struttura dedicata esclusivamente a Centro e Laboratorio Sociale per il Riuso ed il Riutilizzo). Le utenze commerciali, che dovessero avere difficoltà economiche a causa di minori attività o chiusure temporanee, vedranno la tassa ridursi a causa dei minori conferimenti.
E si potrebbero fare tanti altri esempi. Inoltre le utenze avranno maggiore consapevolezza di quale azione nella propria gestione dei rifiuti ha permesso di ottenere impatti minori e, quindi, maggiori vantaggi economici, facilitando anche un miglioramento dei propri comportamenti nel tempo e lo sviluppo di coscienze civiche sempre più green.
Anche se il regolamento entrerà in vigore dal 01.01.2021, alcuni risultati economici sono già stati ottenuti. Infatti quest’anno è stata certificata la riduzione di 2.352 tonnellate di CO2 ottenuta nel 2019 da parte dei cittadini di Terre Roveresche nella gestione dei propri rifiuti (la sperimentazione era partita a gennaio del 2019), permettendo al Comune di ottenere altrettanti crediti di CO2, per i quali si stanno valutando le attuali condizioni del mercato delle emissioni, con possibili ritorni economici per Ente e cittadini. Grazie a questo processo virtuoso attivato dal Comune, nel 2019 il costo del servizio di gestione dei rifiuti si è ridotto di ben quindicimila euro, un risparmio che il Comune ha previsto di restituire ai cittadini virtuosi entro la fine di quest’anno.
Ancora una volta viene dimostrato l’esatto contrario di quello che invece generalmente accade e cioè che i modelli di gestione più efficiente dei rifiuti sono quelli operati dai soggetti che per loro Statuto non hanno finalità di lucro (come i Comuni) dove l’obiettivo è quello di ridurre i costi per il cittadino e non quello di fare “utili”. “Non dimentichiamoci mai – conclude il Sindaco – che, quando parliamo di rifiuti, acqua e degli altri “beni comuni”, la loro gestione non deve dare luogo a profitti, ma deve dare luogo a servizi efficienti (possibilmente anche gestiti tramite la partecipazione popolare), posti di lavoro e investimenti sul territorio. I beni comuni nascono per soddisfare i “bisogni primari dell’umanità” e non possono essere mercificabili. I romani chiamavano i beni comuni “res extra commercium” (i beni fuori dal commercio), una parola che dice tutto. I beni comuni non li abbiamo ricevuti in eredità dai nostri padri, li abbiamo in prestito dai nostri figli.”