Fano (PU) – L’idea di uniformare l’arredo delle vie e delle piazze del centro storico piace agli esercenti, ma la paura sull’eventualità di una spesa non indifferente, preoccupa non poco, così come il ritardo del Comune nel redigere l’apposito regolamento. “Siamo in attesa di sapere cosa progetterà il Comune – spiega Marco Mercanti del bar ‘Al Vicolo’ in piazza XX Settembre -. Il nostro permesso per esercitare fuori dal locale in piazza è valido fino al 2019. Già l’anno scorso ci siamo adeguati all’arredamento degli altri locali: abbiamo sostituito sedie e tavolini per mantenerci sul bianco, come gli altri. Se sarà preteso un altro cambiamento, che sia adeguato ai costi dell’operazione”. Anche Danila Sorcinelli del ‘Caffè delle Scienze’ in via Ugolino de Pili è preoccupata che il Comune possa chiedere ai commercianti un nuovo arredo dall’oggi al domani: “L’idea di uniformare tavoli e sedie in centro storico è graziosa, ma quanto verrà a costare? E con quanto anticipo verrà segnalato? Sono ancora in attesa di sapere se avrò il permesso di lasciare tavolini e sedie fuori per l’anno prossimo”. In attesa di direttive lo è anche il bar ‘Darderi’ in piazza Andrea Costa: “Noi esercitiamo annualmente fuori dal locale, quindi ogni volta paghiamo la tassa per il rinnovo del permesso – racconta Elisabetta Marchetti -. Per quanto riguarda la nuova regolamentazione non abbiamo ricevuto nessuna disposizione, nemmeno in passato. Ci siamo adeguati di nostra spontanea volontà all’arredamento dei locali qui vicino, abbiamo optato per tende, tavoli e sedie grigi, per non discostarci dal colore scelto dagli altri. Se ci dovesse essere un cambiamento sull’arredamento, mi auguro venga annunciato con anticipo e che non sia a nostro svantaggio”. Filippo Bacchiocchi del ‘Caffè Aurora’ in piazza XX Settembre ha le stesse preoccupazioni dei suoi colleghi: “E’ dai tempi della giunta Aguzzi di due anni fa che si parla di questo progetto, che dovrebbe uniformare il decoro del centro storico. Due estati fa noi e altri esercenti della piazza abbiamo ricevuto anche una multa di cento euro perché non eravamo in regola. Con la giunta Seri la situazione non è cambiata – riprende Bacchiocchi – si parla di un progetto fermo che sta bloccando i rinnovi e le nuove concessioni per l’esercizio fuori dal locale, in tutto il centro storico. Se si vuole rendere esteticamente omogenea la città ben venga, ma che si tenga conto della spesa che spetterà poi ai commercianti e che si renda possibile la distinzione da un tipo di attività dall’altra”.