Tra algoritmi e user experience: ecco come lavora un esperto di posizionamento sui motori
- 6 Ottobre 2017
Entro il 2020, i mestieri digitali verranno interessati da un boom di richieste. Secondo la Hays Italia, il numero di imprese che sta investendo nella ricerca di professionisti di questo genere è in costante aumento.
Tra le figure professionali più richieste spicca quella dello specialista SEO.
Stando ai dati di Google Trend, l’argomento “SEO” ha subito una forte crescita dal 2004 ad oggi:
[Fonte: Google Trends]
Cerchiamo perciò di analizzare più in dettaglio che tipo di attività svolge il SEO specialist. Abbiamo chiesto ad un team di consulenti SEO di spiegarci come funziona il loro lavoro.
“Prima di spiegare il ruolo del SEO” comincia lo specialista, “bisogna fare una panoramica del settore digitale, che oggi ruota intorno all’elaborazione dei così detti Big Data, i quali ruotano a loro volta intorno al comportamento dei consumatori in rete”. “Quando un’azienda deve compiere delle azioni volte alla crescita del proprio fatturato online”, continua l’esperto, “i primi a scendere in campo siamo noi specialisti SEO, che attraverso lo studio del comportamento dei consumatori online sviluppiamo delle campagne di marketing digitale specifiche per raggiungere il target desiderato mediante delle azioni mirate sul mercato di riferimento”. “Quello dello specialista SEO è un ruolo dal taglio operativo con un potenziale incredibile per un’azienda che basi il suo business sulle vendite online di servizi e/o prodotti”.
In effetti, dallo studio condotto da Hays Italia, emerge una crescita evidente di questa figura, che nel 2014 contava solamente 400 professionisti, diventati 1.000 l’anno seguente. Sulla base di questi dati, si stima che, nel 2019, il 90% delle aziende si affiderà alle competenze di professionisti del digital marketing.
Tra i principali skill di uno specialista SEO cosa figura?
“Tra le abilità principali di un esperto di SEO c’è la capacità di analizzare i flussi di dati relativi a determinati segmenti di mercato, allo scopo di elaborare delle attività efficaci che rappresenteranno il fulcro della campagna di marketing”.
Naturalmente, esistono degli strumenti digitali che il SEO specialist utilizza per l’analisi di dati di varia natura: dati demografici, geografici e comportamentali che aiutano l’esperto nella comprensione delle azioni compiute dai consumatori online, per attuare poi un confronto tra fasce di utenti e canali utilizzati (telefoni, computer, applicazioni).
Si può affermare che il lavoro del SEO è finalizzato a posizionare il sito del Cliente tra le prime posizioni della Serp di Google, ovvero la pagina dei risultati del motore di ricerca?
“Si, ma ci sono alcune cose da specificare. Far crescere le visite su un portale attraverso il raggiungimento di posizioni in SERP più elevate è certamente l’obiettivo più importante, ma non così semplice, poiché implica una miriade di azioni possibili, alcune lecite e naturali, altre più forzate. Ogni strategia SEO utilizzata per posizionare i siti web sui motori di ricerca viene attentamente analizzata da Google, che, a seconda della qualità delle azioni compiute, decide se premiare il sito o penalizzarlo. La penalizzazione”, prosegue lo specialista, “è la bestia nera del consulente SEO, poiché provoca l’assenza del sito dai risultati delle ricerche online”. “Per evitare che ciò accada, bisogna prediligere la qualità prima di tutto, proprio come lo chef sceglie gli ingredienti per il suo piatto del giorno. Il risultato sarà migliore quanto più gli ingredienti saranno di qualità, non credete? Nel SEO vale la stessa regola.”
“L’aspetto più importante”, ricorda l’esperto, “è tenere a mente che la crescita di un sito web non è finalizzata solamente ad essere primi su Google o ad aumentare le visite, ma anche a posizionare il business del Cliente in una specifica nicchia di mercato, ottenendo in pratica delle conversioni dal sito stesso. E per convertire i visitatori in compratori bisogna puntare su una maggiore usabilità del sito da parte dei fruitori online, che si tradurrà a sua volta in un maggior valore del sito stesso, un parametro fondamentale per Google”.
Per attribuire un valore ad un sito, Google tiene in considerazione più di 200 fattori e nessuno di questi può essere trascurato o lasciato al caso. Pensate ad un sito di vendita di prodotti cosmetici: prima di acquistare un articolo non valutereste anche voi la quantità di merce proposta e il modo in cui viene offerta al pubblico?