Fano (PU) – Sudtirol il 22 gennaio, Gubbio il 2 febbraio e Teramo il 12 febbraio. Sono queste le tre prossime avversare dell’Alma Juventus nel campionato di Lega Pro anche se l’insidia più pericolosa è rappresentata dal maltempo. Della nuova tribuna allo stadio Mancini, infatti, non c’è traccia e a finire sulla graticola è l’assessore ai Lavori Pubblici Cristian Fanesi che aveva assicurato che per il 22 gennaio i lavori sarebbero stati consegnati. Ad oggi invece il cantiere non è ancora partito e questo ha scatenato la protesta di Lega e Movimento 5 Stelle (e presumibilmente a breve anche quella della società granata): “Quella della copertura della tribuna dello stadio Mancini – scrive Alessandro Brandoni di Lega Fano – è l’ennesima e speriamo ultima triste storia di lavori pubblici sbandierati e mai eseguiti.
Il voler trasformare gli ultimi mesi di governo in una frenetica corsa all’annuncio, ha finito per coinvolgere loro malgrado i tifosi dell’Alma. Sarebbe stato troppo semplice provvedere per tempo ad un problema noto e sfruttare così la pausa di 5 mesi tra i due campionati, iniziata il 7 maggio e finita il 30 settembre, invece si è cercata la vetrina elettorale e si è finiti per ritrovarsi impantanati nel dilemma: cercare di far partire i lavori al più presto rischiando di non poter giocare al Mancini almeno una giornata, con notevole aggravio di costi per la società dell’Alma, oppure lasciare la tribuna così com’è fino a fine stagione sperando che il tempo sia clemente?”.
Dal canto suo l’assessore si difende dicendo di aver fatto tutto il possibile e di aver il progetto pronto (ed i fondi) già dal 15 novembre e che nel contratto è prevista la consegna dei lavori entro il 23 gennaio, cosa che sicuramente non avverrà e per cui sarà chiesto conto alla ditta Pre.Fer che lo scorso 3 gennaio non si è presentata all’incontro fissato. Ed è proprio questo mancato appuntamento che oggi fa saltare in piedi il Movimento 5 Stelle che chiede a gran voce le dimissioni di Fanesi: “Evidentemente – scrivono Hadar Omiccioli, Giovanni Fontana e Marta Ruggeri – l’assessore non sa utilizzare le moderne tecnologie che permettono di mettersi in contatto con le persone in tempo reale. Tutta la vicenda dello stadio è la dimostrazione di una palese incompetenza da parte non solo dell’assessore ma di tutta la giunta. Si parte da una mancata programmazione di manutenzione ordinaria e straordinaria (non solo dello Stadio Mancini, ma di tutte le strutture sportive cittadine) per poi passare nello specifico alla mancata presenza da parte di un rappresentante dell’amministrazione al sopralluogo dei Vigili del Fuoco del 26 luglio dello scorso anno, da cui si poteva già constatare il grave ammaloramento della gradinata e di tutta la struttura e di conseguenza si poteva recuperare almeno un mese di tempo per gestire l’emergenza.
Se la questione della gradinata è stato un fulmine a ciel sereno a detta dell’assessore, per quanto riguarda la copertura della tribuna, questa era una cosa risaputa ed appunto la mancata programmazione ha fatto sì che ci si trovasse in questa situazione. Però – concludono – l’evidenza supera la peggiore delle nostre ipotesi: lavori ancora non iniziati, la ditta che non si presenta all’appuntamento con l’assessore ed il conseguente slittamento della consegna dei lavori. Gli abbonati alla tribuna devono solo sperare nella clemenza del tempo ed attendere la primavera per sperare di potersi riscaldare al tiepido solo stagionale”.