Fano (PU) – Una settimana intensa che ha costretto l’amministrazione comunale a mettere in moto una macchina imponente e dispendiosa. L’emergenza è iniziata già dal 23 febbraio a causa del maltempo che ha colpito la città durante il quale sono caduti circa 50 mm di acqua in 24 ore. In quei giorni sono stati effettuati interventi su circa 13 fenomeni di dissesto idrogeologico, principalmente nelle zone di S.Andrea in Villis, Roncosambaccio e Carignano. Nell’occasione ci sono stati interventi per l’allagamento di alcune strade con l’evacuazione di due nuclei familiari, ospitati presso il centro di prima accoglienza comunale di Gualchiera. A seguito delle nevicate, dal 25 febbraio, sono state attivate 23 ditte esterne. I mezzi sgombero neve impiegati sono stati 35 di cui 2 spargisale permanenti più 1 di rincalzo, ogni squadra ha operato in turni medi di 13 ore giornaliere. Quelle degli spargisale hanno garantito l’operatività H24 delle macchine. Sono stati effettuati interventi sull’intera rete stradale comunale di circa 400 km, gli interventi sono stati anche ripetuti sia secondo le necessità dovute alle precipitazioni ed alle temperature sia secondo le priorità della circolazione ed a particolari esigenze legate alla presenza di residenze con persone disabili o ammalate. Particolare impegno è stato richiesto dalla necessità di garantire la fluidità della circolazione sulle stradi principali, sulle quali si è dovuto fronteggiare la criticità dovuta alla chiusura prolungata dell’A14 ai mezzi di portata superiore a 7,5 tonnellate. Gli interventi si sono accavallati con l’esigenza di garantire lo svolgimento delle elezioni, con i controlli dei 29 istituti scolastici dove saranno insediati i seggi elettorali, con verifiche sull’accessibilità, i servizi per presidenti di seggio e scrutatori e i militari che che garantiranno le operazioni di voto. La spesa impegnata nell’emergenza finora ammonta a circa 70mila euro. Sono in corso le stime e la programmazione degli interventi per il ripristino delle condizioni di normalità che saranno fronteggiati con risorse ordinarie e straordinarie. Le spese saranno per ora a carico esclusivamente dell’amministrazione comunale, poiché non è ancora stato riconosciuto lo stato di emergenza che resta a carico delle Regione richiedere.