Fanp (PU) – “Nel consiglio comunale del 15 dicembre 2015, il sindaco Seri affermava che avrebbe dedicato spazi, nuove vie o luoghi, a figure fanesi proprio per mantenere legata questa identità, ma alla luce dei fatti risultano dichiarazioni false”. Davide Delvecchio (Udc), Marianna Magrini e Gianluca Ilari (Progetto Fano) tornano sull’intitolazione della via della nuova scuola di Cuccurano-Carrara al politico cecoslovacco Alexander Dubcek, decisione ratificata ieri dal consiglio comunale.
“Il Sindaco – scrivono i tre – con una decisione inspiegabile e con il paraocchi ideologico, intitola la via della nuova scuola ad un illustre cecoslovacco e rifiuta di intitolarla ad illustre fanese, nonostante le proteste dei residenti della zona”.
“La nuova strada – incalzano i consiglieri di minoranza – che inizia in Via della Stazione si chiama Via Massimo D’Antona, noto giurista assassinato dalle nuove brigate rosse nel 1999, e incrocia con Via Marco Biagi, giuslavorista assassinato dalle nuove brigate rosse nel 2002. Riteniamo sia di cattivo gusto intitolare la nuova strada, che altro non è che la prosecuzione di Via D’Antona, a colui che nel 1963 fondò il Partito Comunista Cecoslovacco”.
“Non è servito neppure – proseguono Delvecchio, Magrini e Ilari – far rilevare l’anomalia delle pretese dell’assessore Mascarin, verbalizzate nella Commissione Toponomastica che difende la scelta di Dubcek e i riferimenti inseriti nell’anomala delibera di giunta. Il consiglio comunale, nella logica del sindaco Seri e dell’sssessore Mascarin, sono subordinati e senza potere, nonostante la Commissione Toponomastica sia composta esclusivamente da commissari eletti ed incaricati dal consiglio comunale ed al solo consiglio comunale devono rispondere”.
“Nei prossimi giorni – conclude la nota – vedremo cosa diranno gli enti preposti ai quali ci rivolgeremo, ma soprattutto vedremo se i cittadini saranno felici di inaugurare la nuova strada della nuova scuola ad illustre cecoslovacco e non ad illustre fanese”.
Sull’argomento nei giorni scorsi era intervenuto anche lo stesso assessore alla Memoria, Samuele Mascarin, definendo “buffe e divertenti” le osservazioni di Udc e Progetto Fano in quanto “questo consiglio comunale non ha fatto altro che dare attuazione ad una proposta votata il 30 aprile 2010 dall’allora governo di centro destra”.