Fano (PU) – “La visione di una mobilità sostenibile per la città di Fano deve partire dal nodo intermodale rappresentato dalla stazione ferroviaria e dalla attigua stazione delle autolinee con annesso parcheggio auto coperto e scoperto”.
Questo il pensiero dell’associazione For-Bici FIAB Fano secondo cui la zona della stazione rappresenta “una situazione quasi da manuale, con l’aggiunta anche di una postazione di bike-sharing composta da otto biciclette. Il problema è che per le biciclette non ci sono stalli sufficienti e quei pochi non hanno copertura contro le intemperie.
A Rimini – scrive For.Bici – il comune sta terminando i lavori, cofinanziati dalla regione, per la nuova velostazione
ricavata in un locale ottenuto in comodato gratuito dalle ferrovie. Le velostazioni sono strutture diffuse oramai in molte città grandi e piccole in gran parte d’Italia e del mondo che offrono diversi servizi dal deposito delle biciclette al coperto e al sicuro (videocamere, tessere magnetiche per l’accesso…) fino all’officina di riparazione e all’assistenza per un turismo sostenibile nel territorio”.
“La legge n°38/2012 della regione Marche all’art.6 prevedeva contributi per costituire nodi intermodali tra bicicletta e TPL e le Ferrovie avevano prodotto con il centro servizi del volontariato un bando per offrire gratuitamente dei locali per progetti di carattere sociale, ma dal 31/10/2014, data di scadenza, non è successo nulla”.
“Qualcuno dell’amministrazione – conclude la nota – ha pensato all’opportunità di risolvere l’anello mancante al nodo
intermodale, cioè la possibilità per pendolari e viaggiatori di lasciare la propria bicicletta in un luogo coperto e sicuro?