Fano (PU) – -Incontro positivo quello tenuto questa mattina tra l’amministrazione comunale, nello specifico tra l’assessore all’Urbanistica Marco Paolini e le associazioni di categoria, Confesercenti, Confcommercio e Confartigianato, riguardante il tema dell’arredo urbano che in questi giorni era tornato di moda in seguito ad una lettera inviata da Confcommercio al sindaco Seri. “Siamo sulla stessa linea di pensiero – ha commentato l’assessore all’Urbanistica – dopo aver modificato il regolamento dove possibile, in base alle richieste che ci sono state fatte dai commercianti”.
Il nuovo regolamento prevede l’adeguamento dell’arredo posto di fronte ai locali, che dovrà seguire determinati canoni estetici e di materiali come il divieto di utilizzo di supporti in plastica a favore di metallo. Per tutti dettagli è possibile consultare l’abaco del Comune. Non sarà più necessario riporre sedie e tavoli dei bar in questione all’interno dei vari esercizi commerciali durante la notte come era disposto nel precedente regolamento ma sarà sufficiente occuparsi della pulizia laddove i mezzi di Aset, essendoci gli arrendi non potranno intervenire. Una modifica decisamente importante, che va a risolvere uno dei punti che aveva fatto andare su tutte le furie commercianti ed esercenti. “Siamo pienamente soddisfatti delle modifiche apportate – hanno dichiarato le associazioni di categoria presenti all’incontro in questione, le nostre richieste sono state accolte nella quasi totalità. Questo è un bel punto di partenza per pensare ad una riqualificazione del centro degna di questo nome”. Ora il nuovo regolamento verrà approvato in giunta per poi finire in consiglio comunale. Dopo l’approvazione di quest’ultimo, gli esercenti avranno 36 mesi di tempo (o fino al termine della propria concessione) al termine dei quali potranno adeguarsi oppure presentare un nuovo progetto. L’adeguamento non è infatti obbligatorio, chi vorrà presentare un proprio progetto potrà farlo, passando però attraverso la sovrintendenza che potrà bocciarlo o approvarlo. Chi invece deciderà di seguire le linee guida del comune, potrà rinnovare la richiesta di suolo pubblico molto più agilmente.