Fano (PU) – Hanno tra i 35 e i 53 anni, sono per la gran parte diplomate e per il 18% laureate, la maggioranza di loro ha subito violenza dall’attuale o ex partner. Questa la fotografia scattata da Graziella Bertuccioli, responsabile del Centro antiviolenza provinciale “Parla con Noi” durante la presentazione di S.H.A.W. (Soroptimist Help Application for Woman) la nuova “App” ideata e promossa dall’omonimo Club e presentata anche a Fano questa mattina. Lo strumento è gratuito e si può scaricare da I-phone e dagli smartphone con sistema Android tramite Google Play o su App Store nel sito www.appshaw.it.
“Oltre alle informazioni relative al Club – precisa Tiziana Petrelli, socia – sono presenti nella homepage, ben visibili e facilmente digitabili, il numero di telefono dei carabinieri, il 112, e il 1522 il numero governativo contro la violenza di genere”.
“Una volta schiacciati i tasti – precisa Bertuccioli – il sistema geolocalizza la donna. In questo modo chi sta subendo violenza o un’aggressione (in questi casi capita spesso che le vittime, prese dal panico e dalla paura, non riescano nemmeno a parlare, a chiedere aiuto) può attivare subito i soccorsi e questi ultimi sapranno con esattezza il luogo in cui intervenire”.
A presentare l’App anche l’assessore alla Pari Opportunità Marina Bargnesi che ha parlato di uno “strumento ideato dalle donne per le donne. Un modo in più per far fronte a quella che, purtroppo, continua ad essere un’emergenza anche a Fano”. Il Centro “Parla con noi” ha infatti accolto, nel 2013, 110 donne (21 residenti nel Comune di Fano, 84 italiane e 23 straniere). Al 25 novembre i dati relativi al 2014 parlavano di 107 interventi.
“Numeri destinati a salire durante le festività” spiega ancora Bertuccioli che approfondisce poi i dati: “Nel primo semestre del 2014 abbiamo riscontrato 68 casi. Vittime sono state 47 italiane (di cui 9 a Fano) e 19 straniere che hanno subito soprattutto violenza fisica (44 casi) e psicologica (53 casi).
Spesso nella stessa situazione sono presenti più tipi di violenze ma, per la gran parte dei casi, i responsabili sono i partner (in 28 l’autore, in 11 l’ex compagno è il marito). Purtroppo ancora a denunciare, sono in poche: il 32% delle vittime.