

Roma – Mancavano da un po’, le picconate sui dazi. Negli ultimi giorni Donald Trump s’era concentrato sugli agguati con fake news al presidente del Sudafrica o sugli editti contro gli studenti stranieri di Harvard. Ora – per coprire il flop della mediazione tra Ucraina e Russia – ecco il ritorno di quello che è ormai già un classico: la minaccia commerciale all’Europa. Il Presidente americano è tornato a tuonare: dice che dal primo giugno imporrà nuovi dazi del 50% all’Unione Europea.
“È molto difficile avere a che fare con l’Unione Europea – scrive su Truth – le nostre discussioni con l’Ue non stanno andando da nessuna parte. L’Unione Europea, creata con lo scopo primario di trarre vantaggio dagli Stati Uniti in materia di commercio. Le loro potenti barriere commerciali, le tasse sull’Iva, le ridicole sanzioni aziendali, le barriere commerciali non monetarie, le manipolazioni monetarie, le cause legali ingiuste e ingiustificate contro le aziende americane e molto altro ancora hanno portato a un deficit commerciale con gli Stati Uniti di oltre 250 milioni di dollari all’anno, una cifra totalmente inaccettabile”. Esortando quindi a tariffe del 505, il presidente ha chiarito: “Non ci saranno dazi se il prodotto è costruito o fabbricato negli Stati Uniti”.
Ma non solo con l’Europa se l’è presa, Trump. “Ho informato da tempo Tim Cook di Apple che mi aspetto che gli iPhone venduti negli Stati Uniti d’America siano fabbricati e costruiti negli Stati Uniti, non in India o altrove. In caso contrario, Apple dovrà pagare dazi di almeno il 25% agli Stati Uniti. Grazie per l’attenzione!”, ha aggiunto.
Ovviamente la Borsa l’ha presa maluccio. Milano cede oltre tre punti percentuali, con Mps che perde il 7%, Unicredit e Stellantis il 5%. La Borsa di Parigi è in calo del 2,7% e Francoforte del 2,5%. In ribasso anche Londra.