
DIRE – Caldo, 18 città “bollino rosso” oggi e domani, venerdì salgono a 20
- 2 Luglio 2025
Roma – Sono 18 le città in allerta rossa per il caldo nelle giornate di oggi e domani, mercoledì 2 e giovedì 3 luglio, secondo il bollettino sulle ondate di calore del Ministero della Salute. Un’ondata, quella che si sta vivendo da quasi una settimana in tutto lo Stivale e in diversi Paesi europei, che è la prima da temperature record di questa estate, con punte di 38-40°, ben oltre i livelli stagionali. Tutta colpa dell’anticiclone africano Pluto, per i meteorologi, e del riscaldamento globale sempre più violento nei suoi effetti sul Pianeta.
IL BOLLINO ROSSO, DOVE È E COSA COMPORTA
Le città da bollino rosso indicate del ministero della salute sono quindi le seguenti: Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Palermo, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Verona, Viterbo e Campobasso. E venerdì all’elenco si aggiungono Pescara e Venezia, già bollino arancione. Il bollino rosso è il terzo e più alto livello di rischio rappresentato dalle condizioni meteorologiche per la salute della popolazione. Indica “condizioni di emergenza per ondata di calore, con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive, e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche”.
BLACK OUT E PRIME VITTIME DI “PLUTO”
Per la Capitale è il sesto giorno consecutivo di bollino rosso, mentre da ieri sono iniziati blackout che spengono le città: da Firenze a Bergamo bassa e in molti comuni del Milanese. Gli effetti sulla popolazione sono tangibili nei pronto soccorso degli ospedali italiani, dove si registra un boom di accessi, in particolare di pazienti considerati fragili: malati cronici, anziani, senza tetto. Il presidente della Società italiana di medicina di emergenza urgenza (Simeu), Alessandro Riccardi ha confermato il rialzo degli accessi nei Pronto soccorso italiani in questi giorni, stimando una crescita nell’ultima settimana fino al 20%. Si contano i primi morti: una donna di 53 anni, cardiopatica, che a Bagheria, vicino Palermo, si è improvvisamente accasciata sul marciapiede per un malore a causa del caldo intenso: inutili i soccorsi. Mentre due operai in provincia di Vicenza sono stati colti da malore, mentre lavoravano all’interno di una buca a Tezze sul Brenta e uno dei due si trova in coma. Si ipotizza che il caldo intenso abbia determinato l’aumento di esalazioni e vapori di monossido di carbonio e anidride solforosa con il conseguente intossicamento dei due lavoratori.
IL MINISTERO DELLA SALUTE: POTENZIATA L’ASSISTENZA TERRITORIALE E IL MONITORAGGIO NEI PS
Il Ministero della Salute rinnova l’invito ai cittadini a seguire con attenzione le indicazioni di prevenzione e rassicura ricordando che è attivo il “Sistema nazionale per la prevenzione degli effetti negativi delle ondate di calore”, con un pacchetto coordinato di misure a tutela della salute pubblica, in particolare delle persone più fragili. Tra le principali azioni già in essere: bollettini meteo-sanitari giornalieri per 27 città italiane, con classificazione del rischio pubblicati sul sito del Ministero della Salute, il numero di pubblica utilità 1500 per fornire informazioni di prevenzione e assistenza. E ancora: avviata la campagna nazionale “Proteggiamoci dal caldo”, con le 10 regole fondamentali per difendersi dalle alte temperature”. Il ministero inoltre annuncia “ulteriori misure in fase di rafforzamento e implementazione”: estensione del monitoraggio degli accessi ai Pronto soccorso e attivazione di un tavolo interistituzionali di coordinamento con più attori, tra cui la Protezione civile. E ancora: potenziamento dell’assistenza territoriale e dell’informazione alla popolazione, in collaborazione con Regioni, Federazioni sanitarie, Ordini professionali, farmacie e reti di prossimità, per favorire una presa in carico attiva delle persone più vulnerabili e una diffusione capillare delle informazioni di prevenzione.
GLI ESPERTI DEL CMCC: “IN FUTURO IL LIVELLO DEL MAR MEDITERRANEO A +80 CM”
Intanto a Lecce il supercomputer della Fondazione Cmcc (Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici) che processa ed elabora dati sul clima, secondo quanto rivelato dal Corriere della Sera, lancia l’allarme: in futuro, con il riscaldamento globale, si prevede un innalzamento del livello del mar Mediterraneo dai 30 agli 80 centimetri, con le inevitabili conseguenze sull’erosione costiera e aggravando gli effetti delle alluvioni.
TIMORI PER IL RISCHIO “BOMBE D’ACQUA” NEL FINE SETTIMANA
L’altra faccia della medaglia dell’ondata di caldo sono i violenti temporali già arrivati al nord che alimentano colate di detriti dalle montagne. Dal nubifragio di Bardonecchia, alla frana che ieri ha interessato il massiccio del Sorapis nel Cadore, rendendo difficile l’accesso a Cortina. C’è infine apprensione per quello che potrebbe succedere nel fine settimana al centro nord e da lunedì al sud: il caldo estremo potrebbe concludersi infatti con piogge torrenziali e bombe d’acqua.