

Terre Roveresche (PU) – Un suggestivo viaggio nel tempo ascoltando la prima musica cristiana nel “tempio” nascosto della grotta ipogeo. E’ quanto propone la tappa di giovedì 31 luglio a Terre Roveresche di “Musicae Amoeni Loci”, il festival itinerante di musica antica organizzato dal Coro Jubilate di Candelara, con la direzione artistica di Willem Peerik.
Sarà il noto Ipogeo di Piagge – una struttura antichissima, risalente ai primi secoli dopo Cristo, scavata nel sottosuolo tufaceo a circa sette metri di profondità – a ospitare la parte inziale dello spettacolo, che prenderà il via alle 20. Il musicista Mirco Mungari, esperto di Musica Antica e di Musica Araba Medievale, con le sue corde e i tamburi, e la soprano Alida Oliva (insieme come Ensemble “Musica Enchiriadis”) proporranno alcuni “assaggi” di liturgie musicali dalla Grecia antica al basso Medioevo. Un suggestivo viaggio nel tempo, un’immersione nel passato che continuerà dalle 21,30 nella bella chiesa di Santa Lucia, posta a pochi metri dall’ingresso dell’Ipogeo. Nell’attesa tra la visita musicale nella struttura sotterranea e l’inizio del concerto vero e proprio in chiesa, degustazione di prodotti tipici locali.
“Siamo orgogliosi di ospitare anche quest’anno una serata del prestigioso festival ‘Musicae Amoeni Loci’ – sottolineano il sindaco di Terre Roveresche Antonio Sebastianelli e il suo vice, nonché assessore alla cultura, Claudio Patregnani -. Una rassegna di grande spessore, che attraverso un originalissimo racconto musicale consente di apprezzare composizioni sconosciute ai più e, aspetto non certo trascurabile, di valorizzare e promuovere luoghi di grande bellezza, quali sono, nella fattispecie, l’Ipogeo e la chiesa di Santa Lucia”.
Info e prenotazioni al 347.7552274 e 320.1524440 e all’indirizzo jubilatecandelara@gmail.com.
Mirco Mungari, calabrese, ha iniziato la sua formazione studiando chitarra classica. Si è poi avvicinato all’etnomusicologia, coltivando alcuni strumenti popolari della Calabria centromeridionale (zampogna a chiave e a paru, tamburello, chitarra battente) e le diverse tecniche dei tamburi a cornice del Sud Italia. Parallelamente ha studiato la prassi musicale araba, approfondendo la tecnica dell’oud e degli strumenti a percussione (daf, bendir, darabukka, riqq), iniziando un percorso di continuo perfezionamento che tocca anche gli strumenti romani e altomedievali.
Mirco Mungari