

Roma – Trump qualche giorno fa, prima della videoconferenza con i leader europei e Zelensky, accennava ad un possibile “scambio di territori” con la Russia per arrivare ad un accordo di pace. Invece, un po’ in sordina, alla vigilia del vertice di Ferragosto in Alaska Putin mette sul tavolo un’altra “arma”: il nucleare. “Una pace verrà raggiunta se Russia e Usa riusciranno ad arrivare a un accordo sulle armi nucleari”, ha detto riconoscendo a Trump “sforzi efficaci per porre fine alle ostilità in Ucraina”. Putin che nel frattempo ha aperto una sorta di consultazioni tra i suoi massimi dirigenti in vista del vertice. Il leader del Cremlino “ha tenuto una riunione con i membri della massima dirigenza della Russia, nonché con rappresentanti del governo e dell’amministrazione presidenziale”, ha detto il portavoce, Dmitry Peskov.
Donald Trump invece ha parlato a Fox News Radio: “Credo che Putin voglia portare a termine la questione”. Gli hanno chiesto se fosse pronto a fornire “incentivi economici” alla Russia per fermare i combattimenti, ma lui ha rifiutato di rispondere, spiegando che non avrebbe “voluto giocare le sue carte in pubblico”. Ha ripetuto più volte che la Russia ha “un potenziale enorme”, con valore nel “petrolio e nel gas, un business molto redditizio”.
Ha sottolineato che il suo interesse principale è fare progressi con Putin e che quindi chiamerà immediatamente Zelensky per “portarlo ovunque ci incontreremo”: “Abbiamo un’idea di tre diverse località, inclusa la possibilità, perché sarebbe di gran lunga la più semplice, di restare in Alaska. Se la riunione va male, non chiamo nessuno. Vado a casa. Ma se l’incontro sarà positivo, chiamerò il presidente Zelensky e i leader europei. Farò una conferenza stampa. Non so se sarà congiunta. Non ne abbiamo ancora parlato”.
Trump però ha anche detto che “c’è una probabilità del 25% che questo incontro non abbia successo, nel qual caso tornerò a governare il Paese e in sei mesi avremo già reso l’America di nuovo grande. L’obiettivo principale del vertice di domani è quello di organizzare un secondo incontro, con la partecipazione di Zelensky, è come una partita a scacchi. Include un dare e avere per quanto riguarda i confini e le terre. Faremo del nostro meglio e credo che alla fine otterremo un buon risultato”.