
DIRE – SI rifiuta di dare una sigaretta: professore 62enne accoltellato alla schiena
- 27 Agosto 2025
Venezia – Aggredito e accoltellato alle spalle per aver negato una sigaretta. Un docente di Bassano del Grappa è stato trasportato in ospedale dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico per la rimozione dei frammenti di una lama in ceramica. È successo questa mattina intorno alle 7.30 quando le vie della città erano popolate ancora da poche persone. Secondo quanto ricostruito, l’uomo – un 62enne – si era rifiutato di dare una sigaretta all’aggressore, scatenando la reazione spropositata dell’altra persona. Si tratterebbe di un 30enne, fermato alla stazione di Bassano più tardi e condotto in caserma. I due si trovavano lungo viale XI febbraio al momento dei fatti. Nell’agguato, il coltello è stato conficcato nella spina dorsale del 62enne, fermandosi a pochi millimetri dall’aorta e dal midollo spinale. Alcuni passanti hanno dato l’allarme e chiamato i soccorsi. Il professore – in forza al liceo Brocchi – non è in pericolo di vita.
ZAIA: “RISCHIARE LA VITA SENZA ALCUN MOTIVO NON È AMMISSIBILE”
“Rischiare la vita perché un balordo violento ti accoltella alla schiena per il rifiuto di una sigaretta, o senza alcun motivo come accaduto al direttore generale dell’Ulss Pedemontana Bramezza nella sua città di residenza, non è ammissibile in una terra civile e pacifica come il Veneto. Al professore accoltellato invio il mio grande augurio di pronta guarigione perché quella lama, conficcata tra due organi vitali, è stata a millimetri dall’essere fatale”. Lo dice il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
“La ferita- aggiunge- era talmente grave che i neurochirurghi del San Bortolo di Vicenza, dove la vittima era stata trasferita dal San Bassiano, hanno dovuto affrontare un intervento delicato e difficile. A loro i migliori complimenti per la professionalità e le capacità dimostrate”. Di fronte “a queste situazioni- conclude Zaia- dobbiamo fare squadra per individuare contromisure efficaci, a cominciare dal presidio del territorio fino ad arrivare, se necessario, anche a un inasprimento delle norme a tutela delle persone per bene”.
Interviene anche la consigliera regionale del Partito Democratico Chiara Luisetto: “Non sono sufficienti più telecamere, più agenti e pattuglie e più strumenti. Servono, certo, ed è fondamentale che la politica intervenga con investimenti e risorse, ma non risolvono il problema“. Luisetto si focalizza su altri aspetti, “dall’esclusione sociale alla salute mentale, temi sottovalutati e lasciati in fondo alle priorità della politica. Considerare gli aspetti sociali come scollegati dalla violenza a cui assistiamo allontana dalle soluzioni”.
“Se vogliamo davvero costruire comunità sicure, dobbiamo investire in prevenzione e sostegno: operatori formati, rafforzamento dell’alleanza scuola-famiglia per agire in maniera efficace a sostegno della crescita dei ragazzi, servizi territoriali capillari e capaci di intercettare il disagio prima che diventi dramma. È più difficile e meno immediato che installare una telecamera, me ne rendo conto, ma è una strada che diventa sempre più importante percorrere se vogliamo vivere in un Veneto più sicuro”, chiosa Luisetto.
“Voglio esprimere la mia più totale solidarietà al professore bassanese aggredito e pugnalato a tradimento per una sigaretta negata e inviare un augurio di pronta guarigione. Bassano del Grappa non diventerà, come Vicenza, ostaggio di criminali: c’è piena fiducia nell’amministrazione di centro destra di Nicola Finco e dell’assessore, già funzionario di Polizia, Alessandro Campagnolo, che sono già al lavoro per trovare il responsabile. Bassano non sarà ostaggio di questi delinquenti”. Sono le parole del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Joe Formaggio che aggiunge: “Apprendo inoltre che il balordo che ha pestato a sangue il Dg Bramezza è già a piede libero nonostante sia stato denunciato: addirittura, gli sono stati revocati gli arresti domiciliari e il braccialetto elettronico, pare per un errore burocratico”.
È evidente, aggiunge, “che occorre al più presto la riforma della magistratura anche sotto questo aspetto, tanto voluta dal Governo Meloni. La Regione del Veneto ha sempre fatto la propria parte per dotare gli enti locali di maggiori strumenti atti a prevenire il contrasto alla criminalità: lo dimostrano i fondi messi a disposizione in questi anni. Sarà fatto anche con la prossima legislatura a guida centro destra”.