

Fano (PU) – “Come amo ricordare, Fano è al tempo stesso città rurale e marittima. Ne conoscevo bene le problematiche da tempo, ma da quando ricopro il ruolo di assessore e di vicesindaco ho avuto modo di approfondire molti temi caldi. Tra essi c’è sicuramente quello del dragaggio del porto, un’operazione semplice da spiegare nella sua concretizzazione finale, ma molto complessa da predisporre. Il dragaggio, infatti, consiste nella rimozione dei sedimenti e dei detriti in eccesso presenti sul fondo dello spazio marittimo del porto e che, per la loro presenza, impediscono o complicano l’accesso alle imbarcazioni più imponenti. Facile a dirsi, non a realizzarsi. Le risorse messe a disposizione dalla Regione non mancano, ma è molto importante organizzare preventivamente il corretto smaltimento del materiale, ricorrendo anche a collaborazioni con altre realtà. Tra esse c’è, ad esempio, il porto di Ancona, dove è in fase di costruzione la nuova banchina: una delle strade percorribili è la valutazione di un eventuale spostamento dei sedimenti da Fano al capoluogo, ma si tratta di una sinergia, su scala regionale, da considerare e analizzare con molta attenzione. Occorrono programmazione e volontà: da parte mia, anche grazie all’esperienza maturata da assessore all’Urbanistica e al Demanio marittimo, posso garantire il massimo impegno per unire tutti i fili e portare a termine un’opera attesa, necessaria e importante”.
Sull’argomento Loretta Manocchi, candidata alle regionali per Fratelli d’Italia