

Roma – Claudia Cardinale aveva 25 anni quando Luchino Visconti la scelse per il ruolo di Angelica ne “Il Gattoparto”, personaggio che la consacrò come diva assoluta del cinema italiano. Si è spenta a 87 a Nemours, vicino a Parigi che aveva scelto come sua casa. Era malata da tempo. Lo ha annunciato il suo agente, Laurent Savry, all’Afp. Claudia Cardinale, pseudonimo di Claude Joséphine Rose Cardinale, è stata simbolo di un’epoca, musa dei più grandi registi dal calibro di Federico Fellini, Sergio Leone, Comencini, Herzog e Visconti, appunto. Con Sophia Loren e Gina Lollobrigida fu icona del cinema italiano degli anni ’50 e ’60 con una carriera da oltre 150 film.
Nata a Tunisi il 15 aprile 1938, figlia di genitori di origini siciliane, cresciuta tra due culture e due lingue. La sua giovinezza fu segnata anche da una gravidanza segreta, inconcepibile per l’epoca: nel 1958 diede alla luce un figlio, Patrick, a Londra, che per diversi anni venne fatto passare per suo fratello minore e cresciuto dai suoi genitori. Negli anni ’70 la stampa internazionale la definì “la donna più bella del mondo” e in quegli anni diventò un simbolo dell’Italia che cambiava, tra emancipazione femminile e rivoluzione culturale.
DA MISS A ICONA DEI GRANDI REGISTI
Il suo esordio al cinema risale alla metà degli anni Cinquanta: dopo aver vinto a 17 anni il titolo de “La più bella italiana di Tunisi”, vinse un viaggio al Festival del Cinema di Venezia che le spalancò il mondo del grande schermo. All’inizio della sua carriera, la sua voce fu doppiata nei film italiani perché non parlava bene l’italiano. Il grande successo arriva con “I soliti ignoti” di Mario Monicelli, poi divenne Angelica ne 2Il Gattopardo” di Visconti, fu scelta in “8½” di Fellini, e ancora interpretò Jill in “C’era una volta il West” di Sergio Leone, la “Ragazza di Bube” di Comencini.
Nel corso della sua carriera, Cardinale ha ricevuto cinque David di Donatello, cinque Nastri d’argento, tre Globi d’oro, il Premio Pasinetti alla Mostra di Venezia, oltre a prestigiosi riconoscimenti alla carriera come il Leone d’oro a Venezia, l’Orso d’oro a Berlino e il Premio Lumière in Francia.
Nel 2011, il Los Angeles Times l’ha inserita tra le 50 donne più belle della storia del cinema. Ma Claudia Cardinale è stata soprattutto attrice simbolo dell’emancipazione femminile in un’epoca dominata da regole rigide e pregiudizi.
La nascita del suo primo figlio nascondeva un dramma taciuto per anni: Patrick fu il frutto di una violenza subita dalla giovane attrice, rapita e costretta a salire nell’auto di un uomo che abusò di lei. In un’epoca in cui ancora non si parlava di violenza sessuale e anzi, proteggeva i colpevoli, quel bambino fu accolto in famiglia e si scelse la strada del silenzio.
ll primo grande amore ufficiale della Cardinale fu Franco Cristaldi ,produttore cinematografico, che sposò in segreto ad Atlanta, negli Stati Uniti, il 28 dicembre 1966. Fu una relazione complessa, segnata da controllo e protezione, fino alla separazione definitiva nel 1975. In quell’anno, l’attrice conobbe Pasquale Squitieri, regista napoletano. Tra loro nacque un sodalizio artistico e personale che durò 25 anni. Da quell’unione nacque la figlia Claudia. La coppia visse per molti anni in una villa sull’Appia Antica, luogo di incontri intellettuali e rifugio privato lontano dalle luci dei set. Stabilitasi in Francia, ha continuato a essere un volto familiare nelle rassegne cinematografiche, nei festival e nei dibattiti sul ruolo della donna nel cinema e nella società.