
DIRE – Esplosione in un casolare a Verona: tre carabinieri morti
- 14 Ottobre 2025
Roma – Tre carabinieri sono morti a causa di un’esplosione di una bombola di gas avvenuta stanotte alle 3.05 in un casolare a Castel d’Azzano in provincia di Verona. Secondo quanto ha riferito il procuratore di Verona, in diretta a ‘Mattino Cinque’, gli agenti si trovavano sul posto per effettuare una perquisizione dell’abitazione. Dalle prime ricostruzioni, a causare lo scoppio, sarebbero stati gli stessi inquilini dell’immobile, Dino, Maria Luisa, e Franco Ramponi, tre fratelli di circa sessant’anni. Tutti e tre, fermati, sono stati successivamente arrestati: sono accusati di omicidio premeditato. Nell’esplosione sono rimaste ferite anche altre 15 persone tra carabinieri, vigili del fuoco e agenti di polizia.
PROCURATORE: AVEVO ORDINATO UNA PERQUISIZIONE NEL CASOLARE
“Io avevo ordinato una perquisizione” del casolare di Castel d’Azzano, in provincia di Verona, dove stanotte per un’esplosione hanno perso la vita tre Carabinieri. Lo ha confermato, in diretta a Mattino 5, il procuratore di Verona, Raffaele Tito. Ha anche detto che è stato fermato anche il terzo dei tre abitanti nel casolare che sulle prime era riuscito ad allontanarsi. Le forze dell’ordine sono entrate per cercare molotov, ha specificato Tito parlando con i cronisti circa l’obiettivo dell’intervento. “Mi vengono quasi le lacrime agli occhi”, ha aggiunto.
PIANTEDOSI: TRE PERSONE SONO STATE ARRESTATE
“Le tre persone che si sono rese colpevoli di questa tragedia sono state arrestate“. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ai microfoni di Rainews 24. “È stato arrestato anche il terzo, rintracciato dopo dai carabinieri. È stato rintracciato nella campagna di sua proprietà. Sembrerebbe che la causa di quello che è successo sia stato determinata dalla saturazione del gas volutamente posta in essere dalla donna che era presente nella casa e poi dall’innesco fatto volontariamente da questa donna. C’erano delle molotov, ma non so se siano state usate nella circostanza e quanto abbiano concorso nella deflagrazione”.
IN VENETO DECRETATI TRE GIORNI DI LUTTO REGIONALE
In seguito alla tragedia di Castel d’Azzano (Verona), il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha firmato il decreto che proclama il lutto regionale per tre giorni e per il giorno in cui saranno fissate le esequie dei Carabinieri caduti. In questi giorni su tutto il territorio veneto è previsto vengano esposte le bandiere a mezz’asta nelle sedi istituzionali. Il governatore ha dato comunicazione del decreto alla Prefettura di Venezia per la più ampia diffusione a tutte le Istituzioni.
CASOLARE ERA AD ALTO RISCHIO E SANITÀ ERA PRE-ALLERTATA
Il sistema sanitario regionale del Veneto aveva previsto, fin dalle prime ore della notte, un presidio preventivo per un’operazione ritenuta “ad alto rischio e pianificata nei dettagli dalla Questura di Verona, in collaborazione con i Carabinieri”. Lo specifica il presidente del Veneto, Luca Zaia. La complessità dell’operazione ha richiesto, già dalle 2, l’attivazione di un presidio sanitario da parte del Suem 118 dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, con la presenza in loco di un’automedica, un’ambulanza medicalizzata e una ‘base’, posizionate a distanza di sicurezza, ma operative a tutela del dispositivo. Alle 3.05 nel momento in cui le forze speciali sono entrate nell’edificio, si è verificata l’esplosione costata la vita a tre Carabinieri. Immediatamente è stato attivato il piano di emergenza, con il dispiegamento da parte della sanità di un ulteriore mezzo di coordinamento mobile, un’ulteriore automedica, quattro ambulanze aggiuntive e tre ambulanze medicalizzate. “Mezzi che hanno assicurato i primi soccorsi e l’ospedalizzazione dei feriti. Contestualmente è stato richiamato in servizio personale medico e infermieristico per garantire la piena operatività del sistema”, riferisce in un comunicato Zaia dopo un aggiornamento con le strutture sanitarie. I corpi dei tre Carabinieri sono stati recuperati dai Vigili del Fuoco tra le macerie.
I feriti sono stati portati agli ospedali Borgo Roma (otto codici verdi) e Borgo Trento (due codici rossi, due gialli e cinque codici verdi) dell’Azienda Ospedaliera di Verona, e agli ospedali di Villafranca (cinque codici verdi e un giallo) e Negrar (un codice rosso e un verde). Si tratta di membri delle forze dell’ordine e di due degli occupanti dell’abitazione. Il terzo della casa sarebbe riuscito ad allontanarsi prima dello scoppio. I feriti sono attualmente seguiti dalle equipe mediche della Regione, con diversi gradi di gravità. “La macchina sanitaria ha funzionato garantendo un’assistenza tempestiva, professionale e coordinata. Ai soccorritori va il mio ringraziamento per l’impegno dimostrato in un contesto difficile, con rischi rilevanti. Rinnovo il cordoglio e la più sentita vicinanza agli eroi in divisa che hanno pagato un prezzo altissimo per il loro servizio. Personalmente sono profondamente commosso per quanto accaduto e il mio pensiero va anche alle famiglie, duramente colpite da questa tragedia”, termina Zaia.
CHI ERANO LE VITTIME
Dei tre carabinieri rimasti uccisi, Marco Piffari, Valerio Daprà e Davide Bernardello, il primo era in servizio a Mestre e gli altri due a Padova. A farlo sapere è il Sim, che attraverso una nota ha espresso “il più profondo cordoglio per la tragica scomparsa dei tre colleghi dell’Arma dei Carabinieri Marco, Valerio e Davide (…)Siamo vicini, con commozione e rispetto, alle famiglie dei militari deceduti, ai colleghi feriti – ai quali auguriamo una pronta e completa guarigione – e a tutti coloro che in queste ore stanno operando tra le macerie con il consueto coraggio e spirito di servizio. È un giorno di lutto e dolore profondo per tutta l’Arma e per chi, come noi, ne rappresenta ogni singolo appartenente. Di fronte a una simile tragedia, non è il momento delle polemiche né delle strumentalizzazioni, ma del silenzio, del rispetto e della vicinanza concreta. Nel ricordo rimangono tre Carabinieri valorosi, solari e sempre disponibili: due in servizio a Padova e uno a Mestre. Colleghi stimati e amati dai colleghi dove prestavano servizio e dalle comunità, hanno onorato l’uniforme con umiltà, dedizione e altruismo, fino all’estremo sacrificio”, riporta la nota.
IL MAGISTRATO: SE ESPLOSIONE VOLONTARIA SI TRATTA DI REATO DI STRAGE PLURIMO
“Se dovesse essere confermata la dinamica di una esplosione volontaria, qui siamo in presenza del reato di strage e omicidio plurimo. Che è punito con la pena dell’ergastolo. I due sottoposti a una misura precautelare nell’interrogatorio spiegheranno la dinamica e le singole responsabilità”, ha detto a ‘Uno Mattina News’ il magistrato Valerio de Gioia.
CROSETTO: IMMENSO DOLORE
“Con immenso dolore ho appreso stamattina della tragica scomparsa di tre Carabinieri, caduti in servizio questa mattina a Castel d’Azzano (VR), travolti da un’esplosione durante un’operazione di sgombero. Desidero rendere onore alla memoria del Luogotenente Carica Speciale Marco Piffari, del Carabiniere Scelto Davide Bernardello e del Brigadiere Capo Qualifica Speciale Valerio Daprà, che hanno sacrificato la propria vita compiendo fino all’ultimo il loro dovere al servizio del Paese”, ha scritto il ministro Crosetto su X. “In questo momento di profonda tristezza, a nome mio personale, come Ministro della Difesa, come padre e come cittadino, e a nome di ogni donna e uomo della Difesa, esprimo il più sincero e commosso cordoglio alle famiglie delle vittime, ai loro cari e a tutta l’Arma dei Carabinieri. Ho manifestato la mia vicinanza al Comandante Generale dell’Arma, Generale Salvatore Luongo, assicurando la piena e concreta vicinanza della Difesa in questo momento così doloroso. La grande famiglia della Difesa si stringe con affetto e rispetto intorno ai familiari dei militari caduti. Esprimo inoltre la mia più sentita vicinanza e il mio pieno sostegno ai Carabinieri, agli agenti delle forze dell’ordine e ai Vigili del Fuoco rimasti feriti nell’esplosione. A loro va il nostro pensiero, la nostra gratitudine e l’augurio di una pronta guarigione. Il loro coraggio, la loro dedizione e il loro spirito di servizio rappresentano un esempio straordinario di amore per il Paese e per i valori che lo tengono unito”, ha concluso.
MELONI: PROFONDO DOLORE PER SACRIFICIO DI CHI SERVE LO STATO
“Con profondo dolore apprendo della tragica scomparsa di tre Carabinieri e il ferimento di altri 13 tra militari dell’Arma, Vigili del fuoco e Polizia, a seguito di un’esplosione mentre era in corso un’operazione di sgombero nel Veronese. Il mio profondo cordoglio e quello del Governo vanno ai familiari delle vittime, insieme alla vicinanza commossa all’Arma, che ho espresso in una telefonata al Comandante generale, gen. Salvatore Luongo”. Lo dice la premier Giorgia Meloni. “Desidero rivolgere un sincero augurio di pronta guarigione ai feriti appartenenti alle Forze dell’Ordine e ai Vigili del Fuoco- aggiunge-, e ringraziare il personale sanitario e tutti coloro che sono intervenuti con tempestività e professionalità. Seguo con partecipazione e dolore gli sviluppi di questa drammatica vicenda, che ci richiama ancora una volta al valore e al sacrificio quotidiano di chi serve lo Stato e i suoi cittadini”.