Pesaro – Nel tardo pomeriggio del 23.10.2025, i Carabinieri del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Pesaro e Urbino, operanti all’interno dell’ITL di Pesaro/Urbino, coadiuvati dai colleghi del Comando Stazione Carabinieri di Pesaro, e con la preziosa collaborazione del personale dell’AST di Pesaro, hanno proceduto al sequestro dell’impianto di autolavaggio ubicato in Pesaro; la misura cautelare si rendeva necessaria stante lo sfruttamento della manodopera (ex art. 603 bis del c.p. nei confronti di ben sette cittadini egiziani) accertata da personale del NIL nei confronti dei gestori responsabili, a seguito di indagini di p.g. delegate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro.
Il sequestro (convalidato dall’A.G.) trae origine da una pregressa ed articolata attività investigativa avviata e condotta dal mese di marzo 2025, dai militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Pesaro Ubino, a seguito delle risultanze ispettive di una serie di controlli effettuati all’impianto di autolavaggio. Nel corso del controllo, operato unitamente a personale dei Carabinieri Forestali e della Polizia Locale di Pesaro, oltre a violazioni in materia di inquinamento ambientale, erano emerse delle violazioni al T.U. 81/2008, che avevano destato più di una perplessità sulle modalità di conduzione dell’impresa, anche in virtù di altri indizi e prove raccolte nell’occasione.
Le indagini, hanno consentito ai militari di accertare lo sfruttamento di lavoratori (nel settore del lavaggio “a mano” di autoveicoli), di cittadini egiziani (richiedenti asilo), reclutati tra persone reclutati fra persone in condizioni di indigenza, vulnerabilità e di estremo bisogno di lavorare e/o guadagnare, per la sopravvivenza propria e dei loro famigliari in patria di appartenenza. Gli accertamenti condotti attraverso complessi servizi di osservazione controllo e pedinamento, oltre che controlli ispettivi e acquisizione di informazioni testimoniali rese dai lavoratori, permettevano di far emergere la condotta delinquenziale dei gestori dell’impianto (tre cittadini egiziani), che dirigevano coordinavano ed impiegavano, anche “in nero”, i lavoratori ai quali corrispondevano una retribuzione oraria di circa € 3,00/4,00 per ogni ora di lavoro, a fronte di circa € 8,00/9,00 contrattualmente previste, omettendo il pagamento di ogni emolumento accessorio ed obbligatorio previsto dal contratto collettivo nazionale applicato. Dalla attività investigativa, inoltre, emergeva come gli indagati, approfittassero del loro stato di bisogno, per impiegarli (in violazione della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro), anche per 12 ore giornaliere, senza consentire la fruizione del riposo settimanale, e fornendo loro un alloggio all’interno di un locale, facendoli vivere in trascurate condizioni e con alloggi del tutto inadeguati.

Martedì 4 novembre 2025 – Sfruttamento del lavoro, sequestrato un Autolavaggio a Pesaro

Martedì 4 novembre 2025 – Sfruttamento del lavoro, sequestrato un Autolavaggio a Pesaro

Martedì 4 novembre 2025 – Sfruttamento del lavoro, sequestrato un Autolavaggio a Pesaro

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