Roma – Alle prime luci dell’alba, dopo ore di pioggia intensa, a Brazzano di Cormòns, in Friuli Venezia Giulia, una porzione del Colle San Giorgio ha ceduto, precipitando sulle abitazioni. I media locali riferiscono di una persona estratta viva da sotto le macerie e trasportata d’urgenza all’ospedale di Udine con la frattura di una gamba. Si stanno cercando anche due dispersi. Sul posto sono intervenuti immediatamente Vigili del Fuoco, Protezione Civile, ambulanze e squadre specializzate USAR. Le operazioni sono rese difficili dalla grande quantità di fango e detriti che ha invaso la zona e che continua a rendere instabile l’intero fronte della frana.
“Le piogge di questa notte hanno causato gravi danni e problemi su tutto il nostro territorio. C’è una massiccia presenza di forze dell’ordine, vigili del fuoco, protezione civile che lavorano incessantemente- scrive sui social il sindaco di Cormons, Roberto Felcaro– Prestate molta attenzione quando vi mettete in auto perché alcune strade risultano ancora allagate e altre sono piene di detriti. Ho disposto la chiusura delle scuole per la giornata di oggi considerate le condizioni di viabilità e di rischio. Ci stiamo tutti adoperando per fronteggiare al meglio la situazione”.
Durante la notte, anche a Cascina Rinaldi, i vigili del fuoco hanno tratto in salvo anche un anziano rimasto bloccato nella sua auto finita in un fossato. Anche all’ospedale di Palmanova si registrano gravi criticità: gli scantinati sono stati invasi da circa mezzo metro d’acqua, costringendo il personale a intervenire per mettere in sicurezza locali e apparecchiature. Non ci sono rischi per i reparti né per i pazienti, ma i disagi rimangono considerevoli.
Secondo quanto riporta Udine Today, “la perturbazione ha colpito con violenza eccezionale la zona tra Palmanova, Manzano, San Giovanni al Natisone, Cormons e Prepotto, dove dalla serata di ieri fino alle 6 di questa mattina sono caduti circa 200 millimetri di pioggia. Sul resto della regione le precipitazioni sono state meno intense, ma la pioggia è proseguita ovunque, con particolare enfasi sulla fascia orientale”.