Bologna – Non solo non ha sorriso, ma si è proprio arrabbiata. La scelta del Comune di Pesaro di “imprigionare” la statua in bronzo di Luciano Pavarotti all’interno della pista di ghiaccio, rendendola di fatto l’attrazione clou per i tanti pattinatori che si cimenteranno con i pattini, ha fatto arrabbiare moltissimo la vedova Pavarotti. “Una ridicolizzazione di Luciano, una cosa bruttissima“, ha commentato Nicoletta Mantovani dall’estero.
Che non ha gradito per nulla né la realizzazione della pista di pattinaggio intorno alla statua del tenore (è in piazza Lazzarini, dove si trova il teatro Rossini) né lo slogan lanciato dal sindaco Andrea Biancani: “#DaiUnCinqueAPavarotti“. Sì perchè alla fine è quello che faranno tutti o quasi i pattinatori. Una situazione resa possibile dal fatto che la statua, per via dell’impalcatura di legno che sostiene lo strato di ghiaccio, si è di molto abbassata e se prima era a grandezza naturale ora visivamente è più bassa di una persona normale. Insomma, un nanetto in mezzo ai pattinatori che gli sfrecceranno a destra e sinistra. E se per il sindaco Biancani era tutto molto simpatico. Tant’è che sui social aveva fatto un post entusiasta, nei giorni scorsi. Lanciando la pista con allegria e invitando tutti a essere di buon umore: “Il sorriso, l’umorismo, la capacità di vedere il lato positivo delle cose. Non perdiamolo mai”. Ma Nicoletta Mantovani ha trovato tutto ciò molto irrispettoso e si è raggelata.
La statua di Pavarotti, che ritrae il Maestro in abito da concerto e braccia spalancate, è stata inaugurata a Pesaro nell’aprile del 2024. Intervista dal Quotidiano nazionale, Mantovani non ha nascosto di essere “delusa, arrabbiata e dispiaciuta. Mi dispiace che il Comune abbia permesso una cosa del genere, perché ne va dell’immagine di Luciano, del rispetto nei suoi confronti”. Se la pista di ghiaccio di piazzale Lazzarini per il sindaco Biancani “sarà la pista di ghiaccio più desiderata d’Italia”, per Mantovani è stata una doccia fredda. “È stato un fulmine a ciel sereno. Non mi aspettavo che un’amministrazione si permettesse di trattare così l’immagine e il ricordo di una persona che ha fatto grande l’Italia nel mondo”. Mantovani ha intenzione di chiedere conto al Comune, una volta rientrata in Italia: “Siamo partiti da un omaggio e siamo arrivati alla ridicolizzazione di Luciano. Non va bene. Proprio non va bene”.