Milano – Un elicottero avrebbe urtato contro uno sperone di roccia per poi precipitare in una zona impervia in località La Prese, nel comune di Lanzada, in Valtellina. Le notizie sulle sorti dei passeggeri sono state altalenanti. L’incidente è avvenuto intorno alle 8.35, poco dopo si è parlato di 4 dispersi. Poi ancora si era persino pensato al miracolo: è stato comunicato che a bordo vi erano in realtà 3 persone, il pilota e due passeggeri, e che tutti sono stati recuperati sani e salvi. Invece niente da fare: poco dopo le 13 è arrivata la notizia che un quarto passeggero in realtà fosse a bordo, ma non è sopravvissuto allo schianto.
Il corpo senza di Tommaso Diaz Ledesma, 29 anni, è stato trovato a qualche metro di distanza dal velivolo precipitato: era nato in Colombia e abitava a Valmadrera (Lecco).
L’elicottero trasportava il pilota e tre operai impegnati nei lavori di ripristino della strada di Le Prese rimasta chiusa, dopo la frana del 12 novembre in Valmalenco. L’allarme è partito alle 8.35 di questa mattina, giovedì 4 dicembre, quando si è sentito uno schianto fortissimo e il velivolo è stato visto precipitare. Dall’alto le immagini riportavano quello che ne restava, una carcassa di rottami.
I vigili del fuoco sono intervenuti con più squadre, valutando le difficoltà di recupero. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco di Sondrio e di Chiesa Valmalenco, i carabinieri di Sondrio, i soccorritori Areu 118 con l’eliambulanza e il Soccorso alpino e speleologico. Poi la buona notizia: tre passeggeri sono stati individuati, tutti incredibilmente salvi. Sono riusciti ad uscire dal mezzo da soli e avrebbero riportato solo ferite lievi.



Si tratta di due operai, un ventisettenne e un altro uomo di 54 anni. Ma tra i sopravvissuti c’è anche il super pilota Maurizio Folini, la cui generalità è stata confermata in un secondo momento.
La presenza al volante di Folini, con una lunga esperienza in salvataggi e recuperi sul ‘tetto del mondo’, può aver fatto la differenza: è stato proprio lui tra i primi ad intervenire nei giorni scorsi sulle vette himalayane per il recupero dei nove alpinisti, cinque italiani che vi hanno perso la vita. Maurizio Folini, 60 anni, di Chiuro, in Valtellina, maestro di sci e guida alpina, è soprannominato non a caso il “pilota degli ottomila”.
Per fare luce sulle cause dell’incidente sono partite le indagini, coordinate dal Procuratore della Repubblica di Sondrio, Pietro Basilone, con l’apporto dei Carabinieri. Mentre il Sagf, il Soccorso alpino della Guardia di Finanza, ha messo sotto sequestro l’area.