

Fano (PU) – “E’ inaccettabile che su un tema così delicato per tante comunità si cerchi di forzare la mano con una delibera assunta nel silenzio, scavalcando le istituzioni territoriali interessate e le legittime rivendicazioni di tanti cittadini, che chiedono di poter accedere ad un servizio sanitario efficiente e garantito a tutti nei fatti e non solo sulla carta”.
Ribadisce la propria posizione contraria, all’ipotesi di ospedale unico a Fosso Sejore, l’on. Lara Ricciatti, che critica duramente il passo falso di Ceriscioli con l’emanazione della delibera dello scorso 22 febbraio.
“Ceriscioli – è il ragionamento di Ricciatti – non può lamentarsi con il Governo centrale quando viene scavalcato sulle trivelle e commettere lo stesso atto di forza nei confronti dei comuni in materia di sanità. Questo atteggiamento rischia di far perdere credibilità alla Regione su entrambi i fronti, e non possiamo permettercelo. Il primo passo necessario è , quindi, quello di ritirare la delibera che rivitalizza l’ipotesi Fosso Sejore, per riaprire un percorso partecipato con i territori”.
“Sbaglia chi riduce l’individuazione dell’area di costruzione del nuovo nosocomio ad un derby tra Fano e Pesaro, sottovalutando come si tratti di una scelta che riguarda, invece, diversi altri comuni della provincia, troppo spesso tagliati fuori dalle decisioni che contano.
Collocare il nuovo ospedale a Fosso Sejore, oltre a presentare numerosissime criticità legate alla viabilità di quel tratto stradale e alla sua instabilità sul piano idrogeologico, rappresenta l’ipotesi meno favorevole per chi quella struttura la deve raggiungere dall’entroterra. Bene ha fatto il sindaco Seri a motivare in ottica provinciale la scelta del sito di Chiaruccia, così come bene ha fatto a sostenere che una scelta così importante non possa essere presa al di fuori di un percorso partecipato con tutte le realtà interessate”.
“Ad oggi – continua la deputata fanese – mi sembra che la scelta del sito del nuovo ospedale sia più influenzata da ragioni di equilibri politici interni e da interessi di varia natura, che da una oggettiva valutazione della realtà. Le istituzioni non possono permettersi di dare nemmeno l’impressione che dietro delle scelte così delicate possano esserci interessi speculativi. La scelta deve basarsi sul miglior interesse pubblico e non su quello di pochi privati.
Sono certa – conclude – che i comuni ma anche tanti singoli cittadini, comitati e associazioni, che già in passato hanno fatto sentire la propria contrarietà all’ipotesi Fosso Sejore, continueranno a far sentire la propria voce”.