

Fano (PU) – Annita Mencarelli, la prima dei non eletti del Pd in consiglio comunale, si è iscritta a Possibile. Ha motivato questa scelta dopo che, in questi anni, ha vissuto all’interno del PD un’esperienza deludente dal punto di vista politico e personale, non condividendo pratiche, idee, mancanza di confronto leale e serio.
“Non ho rinnovato la tessera quest’anno – spiega Mencarelli – a meno che qualcuno non l’abbia fatto mia insaputa, soprattutto perché non condivido la politica sanitaria e sono per il NO alla riforma costituzionale”.
“La scelta di Mencarelli ci inorgoglisce per una serie di ragioni – spiega Marta Costantini, portavoce di Possibile – perché è una conferma della serietà delle proposte e della coerenza delle idee messe in campo da Possibile in questo primo anno di attività, Perché è una donna e la rappresentanza femminile è un valore. Noi di Possibile, infatti, alle donne diamo dei ruoli, abbiamo la maggior parte dei Portavoce di comitati donne, abbiamo la parlamentare marchigiana di Possibile, Beatrice Brignone, che è una donna. Perché Annita rappresenta un territorio rimasto scoperto dopo lo scivolone di Aramis Garbatini, consigliere comunale del Nuovo Centro Destra, che si è dimesso da Fano per candidarsi nelle liste del PD di Mondolfo e non essere eletto. Notizia di questi giorni è che il Sindaco sia a buon punto con la Corte Costituzionale per riprendersi questo territorio dopo la vicenda del referendum di Marotta Unita, sbagliato nelle premesse e gestito male. Noi con la Mencarelli ci candidiamo a rappresentare questo territorio. Non è mai successo che il territorio a sud del Metauro sia rimasto senza un consigliere comunale e poi perché Possibile Fano ha il primo e il secondo dei non eletti, Annita Mencarelli e Gianluca Ruscitti”.
“Abbiamo chiesto – prosegue Costantini – agli uffici competenti le presenze dei consiglieri comunali perché siamo convinti che ci siano alcuni consiglieri ben poco presenti e assolutamente poco attenti ai problemi di questa città. Il primo è di sicuro Minardi, che partecipa solo a consigli insignificanti perché è in palese conflitto di interessi con il suo partito e soprattutto con se stesso e con l’intera città. È ovvio che Minardi non può fare gli interessi di Seri e di Ceriscioli allo stesso tempo e siamo stanchi, sia come cittadini sia come militanti politici, di una classe dirigente che risponde agli interessi del proprio partito e non è attento ai bisogni della comunità”.
“L’abbiamo detto tante volte e lo ripetiamo: siamo stanchi di una visione pdcentrica e pesarocentrica. Siamo stanchi di continuare a perdere progetti, realtà, istituzioni eccetera. Fano è diventata una collezione di ex qualcosa: ex zuccherificio, ex caserma, ex terme, ex ospedale pediatrico, ex città dei bambini vista la vicenda degli scuolabus e i disservizi che questa amministrazione sta arrecando alle famiglie e ai bambini di questa città, ex pista dei go-kart, ex mattatoio, ex ‘Violino e la Selce’, ex Carifano e tra pochissimo anche ex ospedale.
Per queste ragioni, noi di Possibile ci candidiamo ad entrare in consiglio comunale, perché siamo convinti di garantire esperienza, rappresentanza di genere, rappresentanza territoriale e di poter essere davvero capaci di rappresentare con serietà, studio, e passione, le istanze di una città che merita di ritornare protagonista. Fano è la terza città delle Marche e deve poter esprimere rappresentanti seri, leali e liberi di occuparsi del bene pubblico e non di interessi di parte”.