

Pesaro (PU) – “Quanto costa affittare il Teatro Rossini per un comizio referendario e chi ha pagato quello di Renzi?”. A domandarselo è il segretario nazionale della Lega Nord Luca Rodolfo Paolini, dopo l’intervento del premier Renzi lo scorso sabato al teatro cittadino. “Il Presidente del Consiglio e Segretario del Pd Renzi – scrive Paolini – sta investendo molto, in termini di tempo, energie personali e denaro sul referendum. Ma come si fa a distinguere quali spese dei ‘Comizi per il SI’ di Renzi siano riferibili al ruolo ‘istituzionale’ di Presidente del Consiglio, e quindi a carico dei cittadini, e quali al ruolo di ‘capo-partito e promotore del Si’. I competitori, e tra questi il Comitato per il No della Lega Nord, che sabato 15 porterà il Senatore Calderoli a parlare a Pesaro, le sale se le devono pagare di tasca propria, tant’è che ha dovuto rinunciare ad un secondo appuntamento ipotizzato a Fano perché la ‘Sala Verde’ del Teatro della Fortuna sarebbe costata 500 euro di affitto, 150 pulizie e 150 all’ora per il personale. Di qui la domanda al Sindaco di Pesaro, Matteo Ricci e all’A.M.A.T che è l’ente gestore: l’uso del teatro Rossini di sabato scorso per l’incontro del Presidente Renzi a sostegno delle ragioni del ‘SI è stato pagato? E se si, quanto e da chi?”