

URBINO – Si chiama “Game Over”, l’operazione condotta dai carabinieri di Urbino che ha portato all’arresto di 6 soggetti responsabili della rapina a mano armata perpetrata il 3 marzo scorso ai danni dell’ufficio postale di Pieve di Cana (PU). Alle 9 del suddetto giorno, 3 uomini armati sono entrati all’interno delle poste in questione e dopo aver bloccato il direttore e immobilizzato i clienti presenti, hanno sottratto i 560 euro in contanti presenti nelle casse. I 3 malviventi non hanno atteso l’apertura della cassaforte temporizzata che avrebbe portato ad un bottino ben più corposo di circa 30mila euro. Le indagini dei militari sono partite subito e poche ore dopo hanno portato al ritrovamento della Fiat Punto utilizzata per la rapina con all’interno un paio di occhiali da sole ed un berretto, accessori indossati dai malviventi, durante la rapina, corrispondenti alla derscrizione fornita dai clienti dell’ufficio postale. La macchina risulterà poi rubata in precedenza. Dal ritrovamento dell’auto, sono nati i primi spunti dell’indagine, grazie anche al prezioso supporto fornito dalle stazioni carabinieri di Sant’Angelo in Vado ed Urbania, dettagli che hanno permesso, sin da
subito, di orientare le ricerche degli uomini del Nucleo Operativo CC di Urbino verso una più stretta cerchia di soggetti. Le indagini hanno portato poi all’identificazione di tutti i soggetti coinvolti ossia: S.G. “il Sardo” uomo, pregiudicato 25enne di origine sarda, residente a Cantiano (PU). M.I. “la Polacca” Donna, 27 anni, nata in Polonia, residente a Sant’Angelo in Vado (PU). M.L. “Il Buttafuori” uomo, pregiudicato 34enne, residente a Mercatello sul Metauro (PU). L.A. “la ragazza di Urbania” donna, 30enne, residente ad Urbania (PU). N.L. “il Gameplayer” giovane 21enne, sesso maschile, pregiudicato, residente a Sant’Angelo in Vado (PU). M.F. “lo Svizzero” Uomo, pregiudicato 38enne, di origine svizzera, residente a Sant’Angelo in Vado (PU).Martedì 4 ottobre, sono state emesse 6 misure cautelari: 1. Arresti domiciliari a carico de «il Gameplayer»; 2. Arresti domiciliari a carico de «il Buttafuori»; 3. Obbligo di presentazione alla PG a carico de «il Sardo»; 4. Obbligo di presentazione alla PG a carico de «lo Svizzero»;
5. Obbligo di presentazione alla PG a carico de «la Polacca»; 6. Obbligo di presentazione alla PG a carico de «la ragazza di Urbania».
L’intera attività investigativa è stata diretta dalla D.ssa Simonetta CATANI, Sost. Procuratore della Repubblica di Urbino.