

Fano (PU) – La strage di Marzabotto, o più correttamente eccidio di Monte Sole, fu un insieme di stragi compiute dalle truppe naziste in Italia tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944. Sarà dedicato a questo terribile capitolo della storia italiana il secondo appuntamento della rassegna “Con le parole giuste”, nella giornata per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, rivolto alle classi quarte di alcune scuole primarie di Fano ma aperto a tutti.
Lunedì 21 novembre alle 10.00 la Mediateca Montanari ospiterà Giulia Casarini, autrice del libro Stivali a Monte Sole (Pendragon, 2015), e Umberto Conti, ex Sindaco di Marzabotto, per l’incontro “Resistenza: con gli occhi dei bambini”.
Giulia Casarini ci spiega come viene percepito il libro dai bambini: “L’espediente dei due animali come protagonisti funziona bene per far sì che colgano in maniera positiva le domande che i due personaggi si pongono per tutto il testo. Certamente sentono il pathos degli ultimi capitoli, quello rivolto alla strage in particolar modo. I bambini tendenzialmente sono curiosi, si concentrano sui due animali e la loro amicizia oltre il pregiudizio, e vedono la speranza al termine del libro: essendo un finale aperto alcuni hanno giocato a scriverlo e quasi tutti vedono la salvezza dei due protagonisti o un ricongiungimento successivo”.
Il 21 novembre sarà presente anche l’ex Sindaco di Marzabotto e partigiano Umberto Conti, che conosce bene gli ideali di libertà, democrazia e giustizia della Resistenza, che “nel nostro paese è stata da sempre maestra di vita” dichiara. “Il Parco di Monte Sole è stato voluto per ricordare alle nuove generazioni la strage di Marzabotto, quale esempio delle sofferenze subite per sconfiggere la dittatura fascista e l’invasione nazista dell’Italia; da questa lotta partigiana è nata la nostra Costituzione. Ci sono tanti libri che descrivono quello che è successo, ma nessuno era ancora riuscito a descrivere con quella delicatezza che è dovuta nel rivolgersi a ragazzi anche molto giovani fatti estremamente violenti trasformandoli in un colloquio fra due animali, che danno una lezione agli umani su quali sono le differenze profonde fra le due specie.”