

Fano (PU) – “La decisione di Ceriscioli lede alla dignità della città di Fano e dei suoi rappresentanti nelle istituzioni”. Anche dai Giovani Democratici di Fano arrivano segnali di disapprovazione al comportamento del governatore delle Marche Luca Ceriscioli che di fatto, dopo l’assemblea dei sindaci di Area Vasta di sabato, ha indicato in Muraglia il sito dell’ospedale unico.
“Come Giovani Democratici di Fano – si legge in una nota – stigmatizziamo con convinzione la forzatura sviluppatasi a seguito della riunione dei sindaci e appoggiamo con convinzione la posizione condivisa dall’intera giunta fanese. Riteniamo infatti che l’indirizzo favorevole all’area pubblica, avanzato dall’assemblea per l’individuazione del nuovo ospedale, non sia tramutabile in un’automatica investitura del sito di Muraglia”.
Ai Giovani Democratici poi, non convincono nemmeno le parole di Ceriscioli in merito ai servizi che rimarrebbero attivi al Santa Croce, definiti “limitatissimi”. “Da sempre – prosegue l’intervento – condividiamo l’idea che un servizio sanitario moderno ed efficiente debba svilupparsi in un’unica struttura in grado di rispondere in modo completo a tutte le esigenze del malato, non costringendolo a rischiare la propria vita in strutture spoglie di reparti ad alta specializzazione necessari al giorno d’oggi per fare fronte a vere situazioni di emergenza. E’ dunque inevitabile, a nostro parere, che il presidente di area vasta Gambini, ricevute le firme necessarie per la convocazione di una nuova assemblea, rispetti il regolamento e consenta al sindaco di Fano Massimo Seri ed ai sindaci dell’entroterra richiedenti, di votare un indirizzo regionale sulle due opzioni rimaste dopo l’esclusione di Fosso Sejore: Chiaruccia e Muraglia”.
“Sarebbe inaccettabile – conclude la nota – prendere atto che un processo trasparente iniziato mettendo al centro l’interesse dei cittadini di tutta la provincia venga assoggettato a logiche di prepotenza di singoli esponenti politici, in barba alle richieste ed alle volontà di un intero territorio”.