Fano (PU) – “Temo che sulla questione del Grizzly si stia facendo un po’ di confusione su ruoli e competenze” sottolinea l’assessore alla Legalità del Comune di Fano Samuele Mascarin riferendosi alle richieste di commentare l’occupazione, dallo scorso maggio, dell’ex casa del custode del campo d’aviazione in via della Colonna (di proprietà, ad oggi, del Demanio) dei giovani dello Spazio Autogestito Grizzly.
“Non è che non si vuole rispondere a delle domande – precisa Mascarin – semplicemente non abbiamo la titolarità per farlo. E’ come se si andasse dal medico per fare la dichiarazione dei redditi: un conto è occuparsi di legalità, altro è esercitare funzioni di ordine pubblico”.
“Provo quindi a fare chiarezza sulla vicenda dello Spazio Autogestito Grizzly, chiarendo i limiti dell’azione dell’amministrazione comunale poiché in queste ore si sta cercando strumentalmente di far passare il nostro rispetto della legalità – nello specifico del principio della competenza – per una sorta di scaricabarile. Per carità, siamo vaccinati contro le polemiche strumentali, ma trovo opportuno provare a spiegare come stanno le cose cosicché i cittadini possano farsi un’idea più chiara della vicenda”.
“L’immobile occupato dai ragazzi del Grizzly – continua l’assessore – è di proprietà del Demanio Statale, per legge quindi l’unico legittimato a chiedere un intervento su quei locali. Se poi chi ha la responsabilità dell’ordine pubblico sino ad oggi non è intervenuto, immagino sia perché non ne ha ravvisato la necessità. Ad ogni modo sono interrogativi ai quali, per evidenti ragioni, non può essere l’amministratore locale a rispondere”.
“Se qualcuno invece mi chiedesse come si comporterà il Comune di Fano quando quei beni passeranno formalmente nel suo patrimonio e ne assumerà, quindi, piena titolarità giuridica, posso dire chiaramente che verificheremo la possibilità di ricondurre quella esperienza nell’ambito del rispetto delle regole. Auspichiamo infatti che quelle attività sociali e aggregative possano svilupparsi senza ambiguità. Ma lo faremo con il metodo che abbiamo sempre privilegiato da quando siamo al governo della città: con il dialogo. Posso garantire che saremo fermi nell’esigere il rispetto delle regole, ma se qualcuno si aspetta il manganello come metodo di risoluzione dei problemi, mi dispiace deluderlo: è un approccio che non ci appartiene”.