Fano (PU) – Dragaggio del porto, “il Comune di Fano risulta essere l’unico Comune a non aver ancora comunicato alla Regione il nominativo del suo rappresentante nel Comitato di Coordinamento previsto dall’accordo di programma”. A sostenerlo è il Movimento 5 Stelle di Fano che a settembre aveva presentato un’interrogazione in Consiglio Regionale su modalità e tempi previsti per il dragaggio delle darsene interne del porto di Fano e per la individuazione di una zona, nel nord delle Marche, per l’immersione a mare dei sedimenti non inquinati, quale soluzione definitiva dei problemi di insabbiamento. “Le risposte ricevute in Regione in data 21 febbraio – scrivono Marta Ruggeri, Hadar Omiccioli e Giovanni Fontana – ci confermano che i disagi nelle darsene interne del porto sono ben lungi dall’essere risolti. La ‘famosa’ vasca di colmata di Ancona, che dovrebbe accogliere i sedimenti di classe ‘B’ che intasano i fondali, è pronta e collaudata fin dal marzo 2015, ma le lentezze della burocrazia e l’inefficienza della politica ancora non ne consentono l’uso e la situazione rimarrà bloccata per parecchio tempo. L’accordo di programma firmato nel 2008 tra la Regione ed i Comuni – incalzano i grillini – non è stato attuato nei tempi previsti, pertanto è stato necessario stipulare un nuovo accordo di programma, sottoscritto dai soggetti interessati il 19 ottobre, che prevede per Fano la possibilità di conferire nella vasca di colmata di Ancona un totale di 42.200 mc di sedimenti. Ciò vuol dire effettuare un nuovo dragaggio di soli 21.200 mc, essendo altri 21.000 mc il volume dei sedimenti già dragati e ‘provvisoriamente’ stoccati nella banchina del porto e dell’area di Torrette/Fantasy Word. Per quanto riguarda i tempi, le operazioni di dragaggio e di trasporto in vasca di colmata sono previste entro 16 mesi dalla firma dell’accordo, ovvero entro il 19 febbraio 2018, dopo nuove analisi dei fanghi nei porti interessati da effettuarsi da parte di ISPRA e relativi progetti di dragaggio a cura dell’autorità portuale di Ancona. Il fatto di non aver ancora nominato un rappresentante all’interno dell’organo di vitale importanza per l’indirizzo ed il monitoraggio, rischia di sfavorire il Comune di Fano al quale chiediamo di colmare al più presto questa lacuna e di attivarsi per vigilare. Di questo passo – concludono i 5 stelle – temiamo che il dragaggio avverrà tra due anni”.