Fano (PU) – “Cosa stanno facendo giunta e amministrazione per risolvere la questione dello Chalet nel rispetto della legge e delle esigenze dei cittadini?”.
A chiederselo, e a chiederlo alla giunta e al primo cittadino, è il Movimento 5 Stelle di Fano attraverso un’interpellanza: “Fin dal 2016 – si legge nel documento – il Comune aveva sempre rilasciato SCIA temporanea senza alcun tipo di contestazione da parte dell’amministrazione pur essendo a conoscenza delle criticità legate all’attività svolta nel locale. Tanto che a maggio 2017 il Suap si è rifiutato di rilasciare la Scia temporanea e ha annunciato di lavorare per una Autorizzazione definitiva per pubblici spettacoli. La prima Autorizzazione definitiva – spiegano i grillini – ha solo prodotto un’imposizione di due bagni chimici in più e l’indicazione di un nuovo parcheggio nei pressi di Gimarra (a quasi due chilometri di distanza) con bus navetta di raccordo. Tanto che alcuni giorni dopo la Commissione competente si è dovuta riunire un’altra volta per esprimere parere su una seconda Autorizzazione definitiva, ad oggi non ancora prodotta. Questa modalità di gestire la situazione lascia molti dubbi sulla regolarità delle operazioni svolte da parte di questa amministrazione”.
Il locale, come tutti sanno, al momento può solo svolgere attività di bar e ristorazione e per questo i pentastellati vogliono vederci chiaro: “La politica del turismo – incalzano –, in una città bene amministrata, parte dagli strumenti urbanistici. Va pianificata in sede di piano regolatore, prevedendo aree idonee per una discoteca estiva all’aperto e/o intrattenimenti di pubblico spettacolo, se si vuole dare un’impronta più giovanile al turismo estivo. Non si fa la politica del turismo senza pianificare. Vanno promossi ed incentivati i progetti imprenditoriali e gli imprenditori che vogliono investire nelle regole. Manca una visione nel settore turistico: per attrarre i giovani, nella sicurezza, e senza danneggiare il turismo delle famiglie e disturbare con rumori molesti i residenti, si può usare, ad esempio, l’aeroporto per ospitare i concerti, anche molto importanti, come avviene a Reggio Emilia (campo volo), dove tra l’altro mantengono con questi eventi un aeroporto dello stesso tipo di quello di Fano. Non manca nulla per farlo (recinzione, accessi, viabilità, possibilità di allestire parcheggi), solo la voglia di lavorarci sopra”.
Fatte tutte queste premesse, ecco le domande a sindaco e giunta: “L’amministrazione conosce i particolari e i motivi per cui sono stati posti i sigilli? Ha intenzione di compiere una ricognizione globale di tutti i locali che svolgono attività simili a quelli dello ‘Chalet’, per risolvere le eventuali situazioni problematiche riguardo a permessi e altri ostacoli non ancora superati. E infine,
quale indirizzo turistico si vuol dare alla nostra città?”.