Fano (PU) – La vicenda del 45enne moldavo residente a Fano, sottoposto agli arresti domiciliari, da cui è evaso, in attesa di essere processato per atti persecutori, è analizzata oggi dal dipartimento tutela delle vittime di Fratelli d’Italia.
“Nella vicenda in questione – si legge in una nota della referente provinciale Cristina Cannas -, solo per un caso fortuito, la moglie dell’evaso è riuscita a scamparla, ma cosa sarebbe potuto accadere se l’unica volante disponibile della Polizia (che con i mezzi che ha non puo’ certo assicurare il controllo di tutto il territorio) fosse stata impegnata in un altro intervento? È evidente che la donna si sarebbe trovata ad affrontare, da sola, l’ira furibonda del marito, per giunta ubriaco, violento e pericoloso, profilo già accertato dal quadro probatorio indiziario, considerato che all’uomo era stata tolta persino la potestà genitoriale”.
“A nostro avviso la pena, sollecitata pù volte da Fratelli D’Italia, deve essere sempre certa e proporzionale all’offesa arrecata alla vittima, è quindi auspicabile una valutazione più attenta da parte del giudice competente, per evitare di concedere misure cautelari o permessi premio che consentano all’imputato o al condannato di arrecarle nuovamente danno, sia prima del processo che in fase di esecuzione della pena”.