

Fano (PU) – Elisabetta Foschi è la candidata di Forza Italia per Fano alle regionali del 31 maggio.
L’endorsement non l’ha ricevuto dai suoi compagni di partito, che nei giorni scorsi hanno annunciato di non proporre alcun nome per Fano, ma le è arrivato “dalle tante battaglie portate avanti negli anni per questo territorio in cui vivo da anni”. “Ho avuto richieste da diverse liste ma credo nella coerenza e rimango in Forza Italia. Abbiamo lavorato a lungo per creare una coalizione ampia, per ricreare una sorta di Casa della Libertà insieme anche alla Lega e Fratelli d’Italia che hanno delle gravi responsabilità politiche. Alla fine non se n’è fatto nulla. Capisco i fanesi, non è semplice accettare la scelta del direttivo”.
Di Spacca, che sosterrà come candidato governatore, dice: “Che avesse un’insofferenza verso il Pd era chiaro da tempo. Sono scelte sue. Io non mi sono spostata da dove ero”.
Nata a Urbino nel 1973, sposata con l’ex sindaco della città della Fortuna Stefano Aguzzi, Foschi che oggi siede in Consiglio regionale ricorda le sue battaglie: “Ho rinunciato al vitalizio, uno dei privilegi più odiosi della politica, quando in tanti lo hanno solo promesso. Per questo territorio mi sono battuta contro le centrali a biogas e siamo riusciti a bloccare le due previste per Fano e quella di Montefelcino dietro le quali non c’erano interessi legati all’energia pulita ma solo speculazioni. Ma ho anche lottato per la difesa della costa e la realizzazione della cassa di colmata di Ancona per lo smaltimento dei fanghi al porto e per la creazione del biennio dell’Agrario di Pesaro al Codma, poi bloccato da un Pd che, come sempre, si è rivelato ostile a questa città nonostante se ne proclami il paladino”.
Tra le sue priorità l’azzurra cita poi l’ottenimento di fondi a sostegno per l’agricoltura, la costruzione di una rete turistica che coinvolga costa ed entroterra ma anche la realizzazione della pista all’aeroporto di Fano, perché “è una follia non procedere con lavori per cui sono già stati previsti 2 milioni di euro dall’Enac”, e il ripristino della ferrovia Fano-Urbino, “fondamentale per Urbino e dintorni, le zone da cui provengo”.
In tema di sanità la Foschi sottolinea poi come il “progetto dell’ospedale unico non sia sbagliato in sé. Com’era pensato prevedeva di portare nella nostra zona delle eccellenze. Quello che è accaduto è stata invece una drastica riduzione di posti letto, iniqua rispetto ad Ancona, ad esempio. Anche qui si è dovuto fare i conti con una forte opposizione del Pd regionale”.