Fano (PU) – Era lui il palo, lui quello che studiava il colpo, e con probabilità quello che guidava i mezzi usati per i furti. A distanza di qualche mese i carabinieri di Fano sono riusciti a incastrarlo e ad eseguire un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti. Si chiama Tommaso Tutino il 21enne originario di Napoli residente a Fossombrone, accusato di essere il complice di Filippo Trotta, 34enne fanese individuato lo scorso dicembre dai militari che lo ritennero l’autore di una serie di furti nel fanese, tra i quali quello all’Acli, al circolo anziani di Gimarra e quello al bar Polvere di Caffè di Sant’Orso (commessi nell’ottobre e novembre scorsi).
L’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere di Filippo Trotta, ritenuto responsabile di innumerevoli furti e tentati furti in attività commerciali commessi a Fano dall’agosto al dicembre 2014 non aveva infatti interrotto le indagini. Gli uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile dei carabinieri di Fano avevano capito che in alcuni episodi di furto di pesanti macchine cambiasoldi, il loro trasporto presupponeva la presenza di un complice e di un mezzo adatto.
Ad un certo punto è arrivata la prima segnalazione utile: un gestore di un bar dell’entroterra fanese ha segnalato la presenza di un giovane che cambiava un numero consistente di monete in banconote nella macchina cambiasoldi del suo locale. L’intuizione del gestore ha consentito di ipotizzare un primo sospettato e di avviare le attività tecniche.
Il 10 dicembre 2014, durante l’ennesimo furto, le telecamere interne del circolo Acli di Fano immortalano due individui mentre rubano delle slot machine. I filmati, sommati ai primi sospetti, consentono di appurare una responsabilità piena nei confronti del Trotta e dei gravi indizi nei confronti del complice.
Purtroppo le dichiarazioni rilasciate sulla stampa locale provocano uno stop all’operatività del complice rendendo complicato l’acquisizione degli elementi necessari a comprovare le sue responsabilità. Stesso problema era stato creato da informazioni imprecise che erano circolate circa l’esistenza di un furgoncino bianco utilizzato dai malviventi, in realtà si scoprirà una Fiat Panda grigia.
Il 20 dicembre 2014 viene eseguita l’ordinanza di custodia cautelare a Trotta. A quel punto il complice adotta ogni cautela per proteggersi dalle indagini. Cautele che non bloccano del tutto l’attività del giovane che, il 29 dicembre, tenta un furto al circolo anziani di Gimarra di Fano. In quel caso, una guardia giurata, libera dal servizio e socio del circolo, osserva il ragazzo in atteggiamento sospetto. Lo affronta e gli chiede spiegazioni circa la sua presenza. Lui farfuglia alcune spiegazioni inverosimili. La guardia giurata avvisa prima i carabinieri e poi contribuisce al riconoscimento.
Il giorno successivo il ragazzo compie un furto al Bar 1000 Role di Fano e le telecamere interne forniscono le prove decisive. I Carabinieri del Norm di Fano, raccolti gli elementi indiziari, hanno trasmesso l’informativa al P.M. dott.ssa Valeria Cigliola Sostituto Procuratore della Repubblica di Pesaro, titolare dell’indagine.
Il 28 aprile 2015 il Dott. Raffaele Cormio, GIP del Tribunale di Pesaro, su richiesta del P.M. titolare, ha emesso l’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di Tommaso Tutino, 21enne originario di Napoli e residente a Fossombrone, in quanto ritenuto responsabile dei furti tentati e consumati commessi in parte in concorso con Filippo Trotta.
Tutino al momento dell’arresto era sottoposto all’obbligo di presentazione alla P.G in quanto il 28 gennaio 2015 era stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri di Fossombrone sorpreso a rubare al circolo degli anziani.