FANO – Le abbiamo attese per mesi, alcune anche da anni e, finalmente, in settimana sono ripartite le asfaltature. Quasi 250 mila euro per rimettere a posto vie che si trovano a ridosso del centro storico prima di far partire quelle che aveva addirittura pianificato la giunta Aguzzi. Bene, anzi, male. Perché? Mezza città è ridotta come Baghdag dopo un bombardamento e quali sono le strade che vengono asfaltate per prime: viale Buozzi e viale Gramsci, due tra le migliori. Qualcuno dice perché presto dovrà passare per Fano il Giro d’Italia e quindi era necessario mettere in sicurezza il tragitto dei ciclisti, professionisti? Ma a quelli amatoriali chi ci pensa? Non passa giorno che in città non caschi un ciclista o un pedone, o che un auto fori una gomma e l’Amministrazione decide di asfaltare le uniche due strade della città che versano in condizioni decenti. Perché non partire da via Giuglini e via del Ponte, indecenti, strade che tutti i giorni vengono percorse dalle ambulanze del 118 oppure da via IV Novembre, pericolosissima per tutti quegli studenti che a piedi o in bici ci transitano per andare a scuola?
Vogliamo poi parlare della mozione proposta da Davide Delvecchio per ridurre il numero degli assessori e che la maggioranza ha votato in consiglio comunale? Solo il giorno dopo si sono accorti di quello che conteneva il documento. In sostanza hanno alzato il braccio senza conoscere bene il contenuto della mozione. Così per correre ai ripari presenteranno – quelli della maggioranza, che di certo non vogliono fare a meno di due assessori – una contro mozione per impedire il taglio di due membri della giunta perché, per chi non lo sapesse, quello che decide il consiglio comunale è legge e va applicato. Premesso che i consiglieri comunali percepiscono un gettone per ogni seduta della civica assise, bisogna ricordare a lor signori che sono stati votati dal popolo e lo rappresentano in particolar modo quando sono seduti dentro il consiglio comunale per prendere decisioni sul presente e sul futuro della città. Un po’ di serietà non guasta.
Infine, leggendo oggi un articolo del collega Massimo Foghetti sul Corriere Adriatico dove si ricorda il “caso” dell’assunzione di Daniela D’Agata all’Aset Spa, il segretario del Pd Stefano Marchegiani dice, frase virgolettata, che sarebbe avvenuta “all’insaputa del partito”. Cioè l’addetta stampa e dirigente di circolo del Pd viene assunta (tempo determinato) in maniera diretta dalla presidente dell’Aset Spa, anch’ella del Pd, ed il Pd non sapeva nulla? Ognuno è libero di credere quello che vuole.