Fano (PU) – “E’ l’ennesima disattenzione verso chi utilizza la bicicletta, una possibile causa di incidenti” commentano così gli amanti delle due ruote ecologiche l’istallazione dell’impianto di illuminazione della ciclabile Fano-Fosso Sejore per la quale si stanno ultimando i lavori. Entro la fine del mese verranno sistemati i 163 punti di cablaggio dove saranno collocati gli apparecchi a Led del modello “Italo Aec” scelto dalla municipalizzata e dal Comune. Nel primo tratto, zona Arzilla, i pali sono stati sistemati a ridosso del margine della carreggiata mentre, a poche centinaia di metri, gli stessi sono stati collocati a circa 30 centimetri dalla recinzione della ferrovia. Sono state diverse le segnalazioni dei cittadini arrivate in redazione sulla pericolosità degli stessi. A confermarle sono anche gli “esperti” di ForBici: “Non dovrebbero essere previsti ostacoli nella carreggiata – dice Paolo Tabarretti – e credo che, nel malaugurato caso di incidente, il primo che farà ricorso vincerà la causa”. “Non capisco perché – aggiunge Marco Roscini, vicepresidente dell’associazione – si siano adottati due metodi diversi per la sistemazione dei punti luce. I pali dovevano essere messi a ridosso della ferrovia oppure sui cordoli (a loro volta rischiosi perché poco visibili) in modo da evitare qualsiasi intralcio a chi utilizza la pista”. “Ogni volta sembra che i ciclisti facciano i ‘pignoli’ – continua – ma a noi pare che chi fa questo tipo di lavori non sia mai salito in sella. Se non si conoscono metodi alternativi basta copiare da chi le ciclabili le ha realizzate da anni”. Dello stesso parere anche Ippolito Lamedica, urbanista fanese, che cita anche una soluzione che “prevede sistemi fotovoltaici in cui le lampade sono incastonate nell’asfalto. Non si toglie così spazio ai ciclisti e si identifica, in modo immediato, la carreggiata. Purtroppo questa pista, al contrario del tratto pesarese, è stata fatta al rovescio: passa vicino alla statale al posto che lungo il mare, ha dei tratti estremamente pericolosi (il sottopasso di Fosso Sejore, il tratto poco distante, dove il percorso si assottiglia vicino all’edicola, i raccordi previsti senza criterio)”.