

Fano (PU) – Da 24 anni lavora nella pubblica amministrazione, prima a Gabicce Mare e poi a Fano di cui ricopre attualmente il ruolo di vice dirigente dei servizi sociali. Ha due lauree in materie giuridico amministrative e in passato ha ricoperto anche il ruolo di coordinatrice della rete provinciale di relazioni con il pubblico.
Un curriculum di tutto rispetto quello di Roberta Galdenzi, 50 anni il 24 agosto, che da martedì scorso è la nuova coordinatrice dell’Ambito Territoriale Sociale 6. Succede a Riccardo Borini che aveva guidato l’Ats 6 dal giugno 2016 prima della grave malattia che lo ha vinto il 2 dicembre 2018. Galdenzi, presentata ufficialmente questa mattina e visibilmente commossa nel ricordare Borini, è risultata la migliore tra le 4 persone che hanno partecipato alla selezione, sia alla prova ora le sia a quella scritta pertanto al comitato dei sindaci non è bastato altro che ratificare la decisione e investirla ufficialmente di questo nuovo incarico nel quale onori e oneri si equivalgono.
“Mi faccio subito un grande in bocca al lupo – ha detto Galdenzi – consapevole di portare avanti un percorso avviato egregiamente dal dottor Borini che ha dato dimostrazione di competenze risollevando e dando un’anima all’ambito riuscendo a dialogare serenamente e proficuamente con tutti i comuni (Fano, Fratte Rosa, Mondavio, Mondolfo, Monteporzio, Pergola, San Costanzo, San Lorenzo In Campo e Terre Roveresche, ndr). Dopo aver messo mano ad alcune questioni burocratiche, da settembre mi adopererò nei settori dove in questo momento c’è più bisogno come l’emergenza anziani soli, l’integrazione dei servizi sociali con i servizi sanitari e l’aiuto alla genitorialità per le nuove coppie sapendo di poter contare su 4,8 milioni di risorse, una cifra di tre volte superiore rispetto a tre anni fa e questo a dimostrazione di come sia cresciuto e sia importante il lavoro dell’ambito”.
“L’obiettivo – gli ha fatto eco Dimitri Tinti, assessore al Welfare di Comunità del Comune di Fano – è quello di fare il salto di qualità e rispondere nella stessa maniera alle esigenze dei cittadini, siano essi di Fano, di Pergola o di qualsiasi altro comune dell’ambito ”. Un ambito che, per ammissione di tutti i relatori (alla presentazione di Galdenzi c’erano anche il sindaco di Fano Massimo Seri, il sindaco di Pergola Simona Guidarelli e il consigliere di Terre Roveresche Luciano Barbetta), la Regione dovrebbe rivedere dal punto di vista geografico: è abbastanza curioso infatti che Fano sia insieme a San Lorenzo in Campo e Pergola e non a Cartoceto o Fossombrone.