

Fano (PU) – L’appellativo di Città delle Bambine e dei Bambini ce l’ha dal 1991, da quando cioè è stato istituito il primo consiglio comunale in formato baby. Col tempo, a suon di progetti, è diventata punto di riferimento per le Marche ed ora, senza timor di smentita, lo è anche per l’Europa.
La città di Fano, infatti, è capofila per la macro-regione Adriatico Ionica (Italia, Slovenia, Grecia, Malta, Croazia) di un bando che porterà nelle casse del Comune circa 300mila euro da investire in progetti nuovi, o potenziare quelli già in essere, nell’ambito di Fano città dei Bambini. “Wonder – Child Friendly Destinations” mira a trasformare la regione Adriatico-Ionica in un’area sempre più a misura di bambino e per fare questo un ruolo fondamentale sarà giocato da Fano che con i 300mila euro a disposizione sarà chiamata anche a fare formazione nei paesi europei dove ancora la cultura di “città accessibile ai bambini” non è molto sviluppata.
“Il progetto si divide in tre fasi – ha spiegato Davide Frulla dell’ufficio Europa -: il primo step sarà quello di fare una mappatura delle città con cui saremo chiamati a lavorare per stilare poi un’agenda di interventi e battezzare 2/3 azioni pilota da portare avanti”. Il bando, dell’importo complessivo di 1,8 milioni di euro, ha la durata di due anni e mezzo, tempo nel quale Fano porterà il suo know-how ai paesi partner e al tempo stesso potenzierà iniziative come Pappapero legata ai ristoranti e alberghi accessibili, nell’ambito della bandiera verde (il riconoscimento attribuito dai pediatri per le spiagge a misura di bambino) e dove si lavorerà alla realizzazione di particolari biciclette dove possono salire insieme bambini e genitori.
Alla fine del percorso, Fano sarà l’unica città d’Italia ad avere un progetto a 360 gradi sui bambini: dalle spiagge ai musei, dai ristoranti ai quartieri stessi e sarà ufficialmente punto di riferimento per l’Europa. “La vittoria di questo bando – ha spiegato il sindaco, Massimo Seri – che ci vede per la prima volta come ente capofila, è la dimostrazione di come il ‘Città delle bambine e dei Bambini’ sia una delle priorità dell’amministrazione e dimostra il cambio di passo fatto dalla città in termini di finanziamenti europei. Oggi abbiamo un Ufficio Europa di serie A”.