Pesaro (PU) – Arrestato, in flagranza di reato, un moldavo 20enne, già noto alle forze dell’ordine, e sottoposto a fermo di indiziato di delitto il fratello 19enne, ritenuti responsabili di estorsione continuata in concorso.
I giovani, in due precedenti occasioni, a partire da gennaio, con particolare violenza, avevano preteso ed ottenuto da uno studente 18enne pesarese, 1.000 euro come “risarcimento”. Il fratello maggiore era infatti finito, in qualità di indagato, in un procedimento penale per spaccio di stupefacenti e, a suo dire, il coinvolgimento nelle indagini era stato causato dal comportamento del 18enne pesarese.
I fretelli hanno continuato le loro richieste di denaro, accompagnandole con minacce gravi (anche attraverso social network), aggressioni e atti intimidatori nei confronti della vittima, che incontravano di solito dopo l’uscita da scuola o rintracciavano in altri luoghi di aggregazione.
Esasperato, non potendo più far fronte alle richieste e preoccupato dalle sempre più incalzanti minacce subite, il pesarese ha confessato quanto stava accadendo prima ai genitori e poi ai carabinieri di Borgo Santa Maria, ai quali ha presentato denuncia i primi di maggio. Qualche giorno fa, a fronte dell’ennesima richiesta estorsiva, a Pesaro, vicino a un esercizio pubblico, i carabinieri hanno bloccato il 20enne che aveva appena ricevuto dal pesarese 400 euro in contanti.
L’immediata attività investigativa ha consentito di rintracciare anche il 19enne che, visti i gravi indizi di colpevolezza raccolti, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto, a causa del concreto pericolo di fuga.
Le perquisizioni hanno consentito di recuperare la somma di 400 euro e un coltello di genere proibito, che l’arrestato custodiva nel bauletto del motorino con il quale aveva raggiunto il luogo dell’incontro e dove aveva appena depositato il denaro ricevuto.
L’arrestato ed il fermato sono stati condotti nella Casa Circondariale di Pesaro a disposizione della locale Procura della Repubblica, dove sono rimasti in custodia cautelare in seguito all’avvenuta udienza di convalida che si è svolta davanti al Gip del Tribunale di Pesaro.