PROVINCIA PESARO-URBINO – “Le discoteche sono demonizzate e sono state fatte chiudere però spuntano magicamente nuovi locali, nuove forme di intrattenimento in cui si fa esattamente quello che si fa in discoteca”.
Il sindacato Silb di Pesaro-Urbino non ci staa far passare le discoteche come la causa dell’aumento dei contagi e attacca le istituzioni:
“Il mondo dell’intrattenimento – si legge in una nota – è composto da oltre 3.500 imprese, quindi 3.500 imprenditori che danno lavoro a migliaia di operatori e famiglie, un settore che fattura centinaia di milioni di euro e contribuisce all’appetibilità del nostro modello turistico. Il mondo dell’intrattenimento poi non è solo discoteca. È anche balera, salsa, liscio, tango, balli di coppia. Un mondo frequentato da persone adulte e tranquille ed ecco quindi che i luoghi comuni sul mondo della notte diventano ridicoli e assurdi. Facile attaccare invece di andare a cercare e risolvere le responsabilità vere”.
Una sorta di “pregiudizio” nei confronti della categoria per il sindacato, beffato ulteriormente in queste ultime settimane.
“Mentre chiudono discoteche e locali da ballo spuntano magicamente nuovi locali, nuove forme di intrattenimento in cui si fa esattamente quello che si fa in discoteca. Il DJ di turno che coinvolge centinaia di persone nel locale sul lungomare oppure in una villa privata oppure nel circolo magari sotto il Comune”
Cosa chiede quindi il settore? “Null’altro che un sostegno per un modello di ripresa delle attività economiche e produttive – conclude la nota – compatibile con la tutela della salute di utenti e lavoratori, magari diversificando le tipologie di locale che tengano conto di clientela e dimensioni, della professionalità dei gestori, di una unicità di visione del mondo dell’intrattenimento da parte di Enti locali e Amministrazioni”.