Roma – E’ ufficiale: Cristiano Ronaldo tornerà ad indossare la maglia del Manchester United. Lo hanno annunciato i Red Devils sui loro canali social dopo aver trovato l’accordo con la Juventus. Al club bianconero andrà una cifra di poco superiore ai 25 milioni di euro, pari al valore a bilancio del fuoriclasse portoghese che firmerà un contratto da circa 25 milioni di euro per due stagioni. L’accordo con lo United arriva dopo che CR7 era stato dato a un passo dal Manchester City. Ma la freddezza di Pep Guardiola e l’inesistenza dell’allenatore dei Red Devils, Ole Gunnar Solskjaer, hanno portato a un clamoroso colpo di scena. Ronaldo ritrova quindi la squadra con cui ha giocato dal 2003 al 2009 vincendo una Champions League, tre campionati consecutivi, un Mondiale per club e altri trofei, oltre al primo Pallone d’Oro, targato 2008.
“Cristiano è una leggenda di questo club, il più grande giocatore di tutti i tempi, se devo esprimere la mia opinione a riguardo. Ho avuto la fortuna di giocare con lui (dal 2003 al 2007, ndr). L’ho allenato durante la stagione 2008-2009. Vediamo cosa succede”. Così l’allenatore del Manchester United, Ole Gunnar Solskjaer, sulla vicenda Cristiano Ronaldo, ormai giunto al capolinea della sua avventura in Italia con la maglia della Juventus.
“Non posso dire molto. Cristiano è un giocatore della Juventus e, davvero, non posso dire altro. Tutto quello che posso dire è che in questi tre, quattro giorni alla fine del mercato può succedere di tutto“. Così nella conferenza alla vigilia di Manchester City-Arsenal (ore 13.30) Pep Guardiola, incalzato dai giornalisti a causa dei rumour che vorrebbero CR7 ancora in Premier League, questa volta sponda Citizens.
“Sarà Cristiano– continua l’ex tecnico di Barcellona e Bayern Monaco- a decidere dove giocare, non il Manchester City e non il sottoscritto. Abbiamo avuto la possibilità di goderci i due migliori giocatori del calcio mondiale: tutto ciò che possiamo dire è grazie. Quello che hanno fatto l’argentino (Messi, che Guardiola ha allenato al Barça dal 2008 al 2012, ndr) e il portoghese, onestamente, potremmo non vederlo mai in futuro”.