

Fano (PU) – Ci sarà anche una delle opere più ammirate dai turisti che fanno visita alla Città della Fortuna, la predella attribuita a un giovane Raffaello, all’interno della prestigiosa mostra “Raffaello. Il Sole delle Arti” che sarà inaugurata il 26 settembre alla Venaria Reale di Torino.
L’opera racchiusa in quello scrigno d’arte che è la chiesa di Santa Maria Nuova di via de Tonsis è partita ieri mattina (al suo posto è ora presente una riproduzione) per il capoluogo piemontese dopo che, l’altro giorno, era arrivata la “Garanzia di Stato” che assicura la perfetta sistemazione e custodia dell’opera “da chiodo a chiodo, cioè dal prelevamento alla riconsegna” e dopo il parere positivo della Sovrintendenza.
La predella in cui Raffaello rappresenta le Storie della Vergine (Nascita di Maria, Presentazione al tempio, Sposalizio, Annunciazione, Assunzione) posta ai piedi della pala del Perugino “Madonna in trono con il Bambino e santi” è stata quindi imballata e racchiusa in una doppia cassa climatizzata e spostata grazie a mezzi con particolari ammortizzatori, necessari per attutire i colpi dovuti alle irregolarità del manto stradale.
“Il Comune aveva una certa ritrosia nel permettere che la predella venisse spostata – dice il curatore Gabriele Barucca -. Ma ho insistito affinché fosse presente all’esposizione perché rappresenta una tappa fondamentale della fase di formazione del pittore e perché quella di Torino è per Fano, e per le Marche, che spesso peccano nel comunicare all’esterno il proprio patrimonio artistico, un’occasione imperdibile di visibilità”.
Alla fine il Comune ha detto “sì” (nel 2012 la predella era arrivata a Buenos Aires per un’esposizione della Regione Marche e il Comune non aveva ricevuto nulla in cambio) e come controparte avrà un restauro da 3mila euro che la scuola de La Venaria farà a un quadro a scelta dell’assessorato (con probabilità uno tra quelli presenti nella pinacoteca Malatestiana) e la presenza nel bookshop torinese di materiale legato a Fano.
“L’opera – continua Barucca – sarà affiancata da altri capolavori assoluti che parlano della sua formazione legata al padre Giovanni Santi, Pinturicchio e Luca Della Robbia fino ad arrivare al suo lavoro più maturo, come quello degli arazzi”.
Cinque di questi, di cui una realizzato per la Cappella Sistina, dedicati alla “Pesca miracolosa” saranno paragonati in una sezione “inedita, spettacolare e suggestiva”. In totale saranno oltre 140 le opere di “Raffaello. Il Sole delle Arti” visitabile fino al 24 gennaio 2016.