

Fossombrone (PU) – Il 13 Novembre 2016 l’Amministrazione Comunale di Fossombrone organizza una iniziativa culturale riguardante gli Internati Militari Italiani (IMI)*, al fine di portare l’attenzione della cittadinanza alla storia dei 44 Eroi di Unterluss, ed in particolare a quella di Evandro Luzi, eroe di guerra di Fossombrone.
Con i “44 eroi di Unterlüss” si fa riferimento ad un avvenimento storico della seconda guerra mondiale avvenuto il 24 febbraio 1945 quando 44 ufficiali del Regio Esercito italiano, presi prigionieri dai tedeschi in seguito all’armistizio dell’8 settembre 1943, si ribellarono alle imposizioni tedesche offrendosi volontari al posto dei 21 loro compagni scelti per la fucilazione.
Il concittadino Evandro Luzi (1916-2002) è uno dei 44 che si offrirono volontari; è stato riconosciuto dal Ministero della Difesa, Esercito Italiano e Presidenza della Repubblica;
L’iniziativa riveste particolare importanza non solo per la cittadinanza, per le Associazioni legate al periodo della II Guerra mondiale, per gli studenti delle scuole superiori e universitari, ma anche per un più vasto pubblico non solo locale;
Sulla vicenda è stato scritto da Andrea Parodi il libro “Gli eroi di Unterlüss. La storia dei 44 ufficiali IMI che sfidarono i nazisti” edito da Mursia, uscito in aprile 2016.
Su interessamento dei famigliari di Evandro Luzi, l’autore Andrea Parodi, avendo recentemente presentato il libro a Montecitorio a giugno di quest’anno, si è reso disponibile a presentarlo anche a Fossombrone con la partecipazione di Michele Montagano, testimone e ultimo dei 44 eroi di Unterluss ancora vivente;
L’evento si svolge il 13 novembre 2016 a Fossombrone nella Chiesa di San Filippo, edificio comunale utilizzato come sede di iniziative di prestigio.
L’Amministrazione Comunale intende cogliere l’occasione per onorare la memoria dell’eroe forsempronese, facendo realizzare un cippo marmoreo commemorativo, che viene collocato nei giardini di Piazza Dante, dove si trova anche il Monumento ai Caduti recentemente restaurato dal Comune in collaborazione la Soprintendenza;
*Gli IMI sono, come noto, i 214 ufficiali del Regio Esercito italiano che, dopo l’8 settembre 1943, presi prigionieri dai tedeschi, si rifiutarono di sottoscrivere l’adesione alla Repubblica Sociale Italiana. Classificati come Internati Militari Italiani (per non riconoscere loro le garanzie della Convenzione di Ginevra), furono impiegati coattivamente in lavori pesanti nei campi di concentramento tedeschi e polacchi.